22 cose da NON fare a Venezia: Il Vademecum del turista perfetto

23/08/2018

#EnjoyRespectVenezia: sì, ma come? La nostra lista di 22 cose da non fare assolutamente a Venezia e 22 valide (e molto più divertenti) alternative

Venezia: magica, inimitabile, affascinante, semplicemente unica. Come mai allora la troviamo spesso malconcia e in difficoltà sulle prime pagine dei giornali?

I veneziani puntano il dito contro la flotta di turisti che annualmente invadono l'isola lasciandosi alle spalle tracce di sporco e maleducazione... e come dar loro torto! L'abuso turistico è una ferita aperta che da anni infetta la città lagunare e fomenta il malcontento di residenti e lavoratori, tanto da spigere le Istituzioni ad alzare la voce con la campagna mediatica #EnjoyRespectVenezia, un invito ad amare la città tanto quanto lei ama i suoi visitatori.

La domanda allora sorge spontanea: come visitare Venezia senza mancarle di rispetto? Potrà stupirti, ma è tutta questione di semplici regole di convivenza. Noi le abbiamo raccolte per te in una lista di 22 cose da non fare assolutamente a Venezia che ti trasformeranno nel turista perfetto... educate alternative comprese!

1. Non scambiare Venezia per una piscina - Hai caldo? Usa le fontanelle

È più che comprensibile: nel pieno della rovente estate italiana, quando la pianura veneta aggiunge una devastante dose di umidità a temperature già bollenti, tuffarsi nelle fresche acque veneziane è più un bisogno che un desiderio. Lo sa bene il turista francese che lo scorso mese ha ceduto al richiamo della laguna facendo un bagnetto di fronte a San Marco. Ma se avesse saputo che violare il divieto di balneazione può comportare una multa dai 25 ai 500€ (e che l'acqua lagunare di certo non migliora l'igiene personale) non si sarebbe forse accontentato di rinfrescarsi presso una delle 145 fontanelle in città?

cosa non fare a Venezia: una coppia di turisti fa il bagno in laguna

2. Non usare la bicicletta - Rassegnati a camminare (e camminare, e camminare…)

Un’intera città esclusivamente pedonale. È questa la bellezza e, per alcuni, condanna di Venezia, essere fatta a (sola) misura di pedone. Eppure, c’è chi proprio non riesce ad accettarne l’unicità. Mensilmente vengono multate decine di turisti e pendolari che portano sull’isola biciclette e pattini… e a volte macchine? Indelebile nella memoria la bravata datata 2011 di un gruppo di giovani che decisero di attraversare in macchina il ponte della Costituzione (Calatrava)... decisamente una delle cose da non fare a Venezia!

cosa non fare a Venezia: utilizzare bici o pattiniCredits: Adrian Scottow, Flickr

3. Non spendere soldi per un biglietto d’entrata singolo al museo - Usa la City Pass

Si chiama VeneziaUnica City Pass ed è la carta che devi assolutamente acquistare se hai intenzione di scoprire ogni angolo segreto di Venezia. Completamente personalizzabile, ti permette d'accedere comodamente ai musei lagunari, usufruire dei mezzi pubblici anche verso la terraferma e approfittare di numerosi sconti presso bar e ristoranti per tutti gli under 29. La soluzione più economica include il museo Correr, Palazzo Ducale, tre chiese a tua scelta e la Fondazione Querini Stampalia a soli 21,90€. Decidere che cosa fare a Venezia non sarà più un problema!

Cosa fare a venezia: compra la city pass per i musei gratuiti!Credits: HarshLight, Flickr

4. Non mangiare al sacco a San Marco - Rilassati ai Giardini di Sant’Elena

Siamo sicuri che quando Napoleone nominò Piazza San Marco “Salotto d’Europa” non intendesse di certo convertirla a sala da pranzo! Per quanto romantica possa sembrare l‘idea di consumare un panino all’ombra del Campanile di San Marco, se non vuoi spendere il tuo budget giornaliero in un light lunch al famosissimo Caffè Florian (il menù non avrà di certo prezzi economici, ma il panorama è garantito), puoi camminare fino alla zona dei Giardini Napoleonici (ah, l'ironia della sorte!) a Castello, da poco trasformata in area pic nic. Qui puoi dare un'occhiata alla lista di tutte le aree ristoro pubbliche di Venezia.

cose da non fare a Venezia: mangiare nelle aree di ristoro autorizzateCredits: VeneziaToday.it

5. Non usare i lucchetti per dichiarare il tuo amore - Portala in gondola!

Siamo sicuri che se qualcuno avesse potuto prevedere la febbre da lucchetti che continua a contagiare generazioni d'innamorati dagli anni 2000, Federico Moccia sarebbe stato tempestivamente fermato. Imitando i protagonisti del teen drama “Tre metri sopra il cielo”, anche a Venezia era di moda suggellare la propria promessa d’amore chiudendo un lucchetto sul corrimano del ponte dell’Accademia e gettando la chiave nelle acque sottostanti. Raggiunta quota ventimila lucchetti, il Comune vietò la manifestazione d'amore dei Millennials minacciando salate sanzioni a partire da 50€.

D'altronde, stiamo parlando di una delle città più romantiche al mondo: siamo sicuri troverai qualcosa da fare a Venezia che non infranga la legge! Se vuoi lasciarla senza parole, opta per un giro serale in gondola: la laguna notturna ha decisamente una marcia in più (il costo si aggira sui 50€).

Iniziativa contro l'affissione di lucchetti sui ponti di Venezia
Il manifesto della campagna “Unlock your love” promossa dallo scrittore veneziano Alberto Toso Fei.

6. Non lasciarti intimidire dalle code - Goditi il panorama e porta pazienza

Rassegnati: se vuoi visitare la Basilica di San Marco o assaggiare l'imperdibile mozzarella in carrozza di Gislon dovrai rassegnarti alle code. D'altronde, stiamo parlando di due delle cose più iconiche da fare a Venezia e la notorietà ha le sue conseguenze; ma non vorrai mica sacrificare 800 m² di mosaici bizantini a foglia d’oro o l'esperienza extrasensoriale della mozzarella filante che si scioglie in bocca per 20 minuti d'attesa? Certo, potresti sempre acquistare un biglietto ad ingresso prioritario, ma se pensi che con quei 10€ potresti comprarti ben quattro gelati...

La Basilica di San Marco, un must delle cose da fare a VeneziaCredits: @HarshLight, Flickr

7. Non infuriare i veneziani - tieni sempre la destra nelle calli

Se ti ritrovi immobile sul Ponte della Paglia per un selfie con il Palazzo Ducale e qualcuno ti urla "Ocio ae gambe, che go el careo!" probabilmente stai ostruendo il passaggio a un veneziano non molto felice. Il 2017 ha visto un record di ben 9,5 milioni di arrivi in laguna, numeri che hanno incrinato il già tempestoso rapporto di convivenza tra turisti e residenti. Cosa fare allora per evitare la guerra civile? La regola da tenere in mente è principalmente una: tieni sempre la destra nelle calli e mai (davvero, mai) fermarti in mezzo a un passaggio trafficato che non sia un Campo. Inoltre, ti consigliamo vivamente di dare sempre la precedenza al veneziano con il carrello (per l'incolumità delle tue caviglie).

Cosa fare a Venezia: cammina sempre a destra nelle calliCredits: Oleg Brovko, Flickr

8. Non passare in mezzo alle colonne di Piazza San Marco - non farlo e basta

Conosciute come colonne di San Marco e San Todaro, rispettivamente con il Leone Alato e il Santo San Todaro raffigurati in cima, sono da sempre considerate la porta d'entrata alla Piazza. Ogni veneziano che si rispetti sa però che passarci in mezzo è una delle prime cose da non fare a Venezia se non vuoi essere eternamente perseguitato dalla sfortuna! È proprio sotto al loro varco che nel diciottesimo secolo avvenivano le più atroci esecuzioni dei condannati a morte della Serenissima: meglio lanciarsi una manciata di sale alle spalle e lasciar perdere.

cosa non fare a Venezia: non passare tra le due colonne di Piazza San Marco!Credits: conoscerevenezia.it

9. Non dare da mangiare ai piccioni - Finisci pure tu il tuo pranzo!

I piccioni sono gli abitanti più fedeli di Venezia, grandi amanti dei ricordini sui vestiti dei turisti e ancora oggi assidui frequentatori di Piazza San Marco. Probabilmente sono ancora in attesa che il Comune revochi il rigido divieto che dal 2008 obbliga tutti turisti a chiudere in velocità i pacchetti di patatine quando li vedono arrivare in volata. Sei quindi libero di goderti il tuo panino senza sensi di colpa verso la fauna locale… briciole comprese!

A Venezia è viatato dare da mangiare ai piccioni

10. Non pensare che il fenomeno dell’acqua alta sia divertente - perché davvero, non lo è

L’acqua alta rende Venezia possibilmente ancora più caotica: pensa a cosa vuol dire incolonnarsi su passerelle sospese sull’acqua! Se ti capita dunque di sentire la sirena d’avvertimento suonare per la città, goditi lo spettacolo ma non approfittatene: niente piedi a mollo o passeggiate a piedi nudi.

Cose da sapere sull’acqua alta a Venezia: è un fenomeno quasi prettamente autunnale (da ottobre a gennaio) e il picco massimo mai raggiunto della marea rimane di +166cm sul livello medio del mare nel lontano 1966, quando l’intero centro storico andò a picco. Un consiglio spassionato: non comprare gli stivali di plastica usa e getta che trovi nelle bancarelle, durano giusto qualche passo e poi ti abbandonano. Meglio chiedere alla reception dell'ostello un paio di vecchi, amati sacchi della spazzatura!

Cosa non fare a Venezia: approfittarsi dell'acqua altaCredits: @HarshLight, Flickr

11. Non saltare il rituale del Bacaro Tour - Scegli Campo Santa Margherita

In Italia c’è il momento dell’aperitivo, in Veneto l’ora dello spritz, ma solo a Venezia ogni occasione è buona per andar per ombre. Qui il Bacaro Tour è una vera e propria istituzione, una di quelle cose obbligatorie da fare a Venezia. Arredati spartanamente, di solito con vecchie botti o bottiglie di vino ad arricchire le pareti, gestiti rigorosamente da veneziani DOC e raccolti negli angoli meno turistici della città, i Bacari sono le tipiche osterie di Venezia in cui giovani universitari, abituari pensionati e business man si uniscono per qualche minuto di relax. Gli ingredienti? Un’ombra de vin, ovvero un bicchiere di vino rosso o bianco, accompagnato da un (ma quasi sempre minimo 3) chicheto, lo snack da aperitivo in stile veneziano che va dalle polpette di carne al crostino con bacalà. Segnati sulla mappa 3/4 bacari e preparati all’aperitivo dei tuoi sogni: con bicchieri di vino a soli 1.50€, non sarà difficile entrare nella giusta atmosfera "goliardica".

Cosa fare a Venezia: immancabile bacaro tour per la cittàCredits: @mor.sa

12. Non fare solo il turista - Visita la città come un vero backpacker

Certo, la biblioteca Marciana è a dir poco affascinante e la Chiesa del Redentore merita senza dubbio una visita, ma è dietro quelle cose prettamente turistiche da fare a Venezia che si nasconde la vera magia del tuo viaggio. Ci piace pensare al backpacker come al viaggiatore che fa molto di più che scegliere il perfetto ostello in cui alloggiare, è colui che sceglie di vivere la città invece di visitarla e ne scopre anche gli angoli più nascosti.

Un esempio? La scala Contarini del Bovolo, magnifico esempio di architettura gotica nascosto sul Rio di San Luca, in Sestiere di San Marco. La scala si snoda in 26 metri di pietra d’Istria, 80 scalini che salgono fino al belvedere mozzafiato sui tetti della città. Decisamente da non perdere!

la Scala Contarini del Bovolo è una perla da visitare a VeneziaCredits: @HarshLight, Flickr

13. Non dedicarti solo ai musei - Fai un salto alla Libreria Acqua Alta

La star veneziana di Instagram? A sorpresa, è una libreria! Che sia per la meravigliosa selezione di pezzi di letteratura o per gli angoli particolarmente instagrammabili, fatto sta che la cultura è di nuovo al primo posto tra i must see di Venezia. Gli ingredienti segreti della libreria di Frizzo Luigi? Gatti, gondole, una scala letteraria Non ci stupisce affatto che sia stata premiata dai nostri viaggiatori come una delle gemme più belle di Venezia nascosta e segreta!

Indirizzo: Calle Lunga Santa Maria Formosa

Libreria Acqua Alta, una vera scoperta a VeneziaCredits: @luanagiurdanella_

14. Non disturbare il conducente del vaporetto - Informati prima su dove andare

La prima cosa da fare a Venezia quando sali in vaporetto è toglierti lo zaino dalle spalle e mai sostare sul ponte esterno se ci sono ancora posti liberi in cabina. Ti renderai conto da solo che i mezzi pubblici sono a dir poco sovraffollati e la chiave per la sopravvivenza è occupare meno spazio possibile (e non usare il selfie stick). Non solo, da tenere ben a mente è che il conducente non è un centro d’informazione turistica. Se hai bisogno di indicazioni sulle tratte e itinerari dei vaporetti rivolgerti all’Information Point in Piazzale Roma o dai un’occhiata alla nostra guida introduttiva su come visitare Venezia in 3 giorni, per farti un’idea dei posti più caldi della laguna adatti a ogni turista alle prime armi.

Cosa non fare a Venezia: disturbare il conducente del vaporettoCredits: @HarshLight, Flickr

Approfittiamo dell'argomento per sfatare un falso mito: i veneziani non suonano il clacson in continuazione perché sono guidatori molesti, ma perchè è così che si comunica in acqua: 1 suono a dritta (ovvero la virata verso destra), 2 a sinistra, 3 retromarcia!

15. Non ordinare la pizza - Prova le vere specialità veneziane

l’Italia è la patria della pizza, quindi ogni luogo (e momento, ad essere sinceri) è quello giusto per ordinare una margherita. Tuttavia, sono altre le golosità gastronomiche tipicamente veneziane da non perdere assolutamente quando si visita l’isola. Al primo posto dobbiamo mettere il fegato alla veneziana, ovvero fegato (solitamente di maiale) cotto lentamente con aceto, burro e cipolla. Segue il baccalà mantecato, in accoppiata perfetta con i crostini, e le sarde in saor, sardine in salsa di cipolle agrodolci per gli stomaci meno delicati. Se hai la fortuna di goderti Venezia durante il carnevale, devi assolutamente assaggiare le frittelle alla mela di Tonolo, la pasticceria più popolare di Venezia in Calle San Pantalon.

cosa mangiare a Venezia: le frittelle alla mela della pasticceria Tonolo

16. Non pensare che “laguna” sia sinonimo di “mare” - Scegli il Lido se vuoi abbronzarti

Se cerchi il mare e le spiagge, visita Lido e Pellestrina”. Non poteva essere più chiaro il messaggio lanciato da Venezia, che invita tutti i turisti a presentarsi in città con abbigliamento decoroso. D’altronde, è nelle 148 chiese sparse nella città che sono racchiuse le opere d’arte più belle: e non vorrai mica perderti una visita a uno dei Ghetti Ebraici più antichi del mondo solo perchè ti sei dimenticato la maglietta in ostello?

Per chi ha ormai messo in valigia il costume la vera spiaggia non è neppure molto lontana: da Piazzale Roma si può raggiungere il litorale del Lido in meno di un’ora (linea 5.1 e 5.2), con zone di spiaggia libera e un ex autobus/furgoncino rosso fuoco che vende i panini più buoni (e calorici, ma ne vale la pena) dell’isola!

Due turiste vestite in costume in centro storicoCredits: @VeniceSummerOutfits

17. Non essere timido - Parla con la gente del posto

Potranno anche sognare vaporetti vuoti e calli deserte, ma Venezia vive e respira turismo, e questo i veneziani lo riconoscono e apprezzano ogni giorno. Difficilmente trovai cittadini più orgogliosi della propria casa: crescere in uno dei luoghi più belli del mondo può avere questo effetto! Se hai bisogno di scoprire il bacaro più buono o capire come raggiungere Punta della Dogana, o semplicemente vuoi un consiglio su cosa fare a Venezia, puoi contare su un veneziano. E se nel mentre si lascia sfuggire qualche parola in venessian, ancora meglio! D’altronde è uno dei dialetti più antichi e creativi d’Italia.

Imparare qualche parola in Veneziano è un'ottima idea prima di visitare la cittàCredits: @Hortlander, Flickr

Così se ti dice che sei proprio “na bea tosa” o “beo come el sol” sorridi, ti sta facendo un complimento! E se stai cercando un ristorante per la cena, attento a non “restar in braghe de tea”. Infine, ricorda sempre: quando sei a Venezia, “Magna e bevi che la vita xe un lampo!

18. Non dimenticarti di possedere delle scarpe - Indossa qualsiasi calzatura a tuo piacimento, i veneziani non ti giudicheranno (e se lo fanno, non li capirai comunque)

Venezia è una città libera dall’asfalto. La pavimentazione, di solito a liste di pietra o mattonelle, è l’ennesima prova della storia millenaria della città: quella che riveste piazza San Marco risale a inizio Ottocento. Tuttavia, questo non autorizza i numerosi turisti che abbandonano scarpe e sandali per passeggiare comodamente a piedi nudi tra le calli della città: si tratta sempre di un passaggio pubblico!

camminare a piedi scalzi per VeneziaCredits: @VeniceSummerOutfits

19. Non sottovalutare il fascino delle tradizioni - visita il Mercato di Rialto

Se stai cercando una cosa particolare e fuori dal comune da fare a Venezia allora Rialto è la zona che fa per te. Era il 1097 quando il mercato di Rialto, destinato a diventare il più grande centro medioevale di scambio tra Occidente e Oriente, inaugurò la sua prima giornata di vendita. Pesce fresco sotto le Logge della Pescaria, frutta e verdura di stagione nel vicino Campo de l’Erbaria. Oggi il mercato è ancora lì, aperto dal lunedì (solo ortofrutticolo) al sabato a partire dalle 7.00 di mattina, ultimo punto di ritrovo per soli veneziani protetto gelosamente dalla folla dei turisti “museali”.

Curiosità: sui muri accanto al bancone del pesce rimane ancora appesa la targa con le misure prescritte dalla Serenissima sulle dimensioni dei pesci ammessi alla vendita.

Il mercato di Rialto, una delle cose più tradizionali da fare a VeneziaCredits: @HarshLight, Flickr

20. Non cadere in trappole per turisti: per dormire scegli un ostello a Venezia!

Mai come a Venezia avrai bisogno di una camera da letto nel centro storico per riposare le gambe tra una lunga camminata e l’altra. E che dire della possibilità di cucinarti la cena con gli ingredienti freschissimi del mercato di Rialto? Se poi c’è la possibilità di tornare in camera a qualsiasi orario, senza dover rispettare alcun coprifuoco, potrai goderti al 100% la nightlife veneziana.

camera comune dell'ostello a Venezia We-Crociferi

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui scegliere un ostello invece di un tradizionale hotel è sempre un’ottima idea: se poi tutte le camerate sono come quelle del We_Crociferi (ospitato in un ex monastero ristrutturato) non ci devi neppure pensare! D’altronde, in una città come Venezia, la bellezza regna sovrana… ostelli compresi!

---> Leggi di più: la nostra top 10 dei migliori ostelli a Venezia

21. Non lasciarti limitare da un budget ridotto - Scegli la gondola traghetto

Più larga del normale, con una capienza di circa 14 persone, la gondola traghetto è la soluzione ai tuoi problemi: non vuoi proprio rinunciare a vedere Venezia dall’acqua ma non puoi permetterti il lusso di una lunga, romantica gita in gondola? Con soli 2.00€ puoi farti traghettare da una sponda all’altra del Canal Grande provando l’ebrezza dell’ondeggiare di una vera gondola sotto i tuoi piedi. Ma attenzione: non farti cullare troppo dal ritmo delle onde o Venezia potrebbe trasformarsi in un sogno... letteralmente!

Cosa fare a Venezia: anziani addormentati in gondola (big)

Punti d'imbarco della gondola traghetto: San Marcuola, Santa Sofia, Riva del Vin/Carbon, San Tomà, San Samuele, Santa Maria del Giglio, Punta della Dogana.

22. Non dimenticare che Venezia è anche casa: hai sporcato? Pulisci!

Da sempre il simbolo del turista incivile è gettare per terra la coppetta vuota di gelato o la sigaretta spenta. Se poi si aggiunge la possibilità di getteare la spazzatura anche in acqua come a Venezia, la laguna rischia di trasformarsi in una discarica a cielo aperto. Ci sono quasi 1.000 cestini sparsi per ogni angolo della città: a ogni bottiglia vuota che finisce nella spazzatura corrisponde un veneziano (quasi) più felice.

Venezia è piena di turisti e di spazzatura!Credits: Sebastiaan ter Burg, Flickr

Questi erano i nostri consigli su cosa fare e non fare a Venezia, ora tocca a te; ti comporterai da backpacker rispettoso delle bellezze che la circondano oppure dovremo aggiungere il tuo nome alla lista nera dei turisti irrispettosi?

Se ti stai ancora chiedendo se la laguna ne valga davvero la pena, lascia che ti ricordiamo perchè devi assolutamente visitare Venezia almeno una volta nella vita. D'altronde, abbiamo già pronto per te l'itinerario perfetto per visitare la laguna in 3 giorni: tutto quello che devi fare è prenotare il volo e partire!

I crediti fotografici rispettano le direttive della licenza Creative Commons di Flickr


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