Stefano ci conduce nel mondo dei viaggi indipendenti
Noi di HostelsClub.com non ci interessiamo solamente ai migliori ostelli nel mondo, ma ci teniamo a conoscere chi vive questi ostelli. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di intervistare Stefano 'Stipe', incuriositi dal suo sito web personale www.backpacker.it. Questo sito-blog, infatti, rispecchia pienamente la filosofia di HostelsClub.com: la passione per i viaggi, il desiderio di conoscere sempre nuovi amici, la curiosità nei confronti di culture a noi distanti, l'organizzare i propri itinerari in maniera libera ed indipendente! Insomma, Stefano è un personaggio iperdinamico che ha visitato ostelli in tutto il mondo...proprio per questo lo stimiamo ed invidiamo! Ecco l'intervista:
1) Il tuo sito si chiama Backpacker.it. Potresti spiegarci perché hai scelto questo nome e cosa significa per te essere un Backpacker?
Con una sola parola la lingua inglese riesce a sintetizzare la figura del viaggiatore con zaino in spalla che si sposta in giro per il mondo in maniera indipendente attratto da culture e stili di vita diversi da quelli lasciati a casa. Riconoscendomi in questa figura ho pensato che “Backpacker” fosse pertanto il titolo più idoneo per un sito web dove raccontare e illustrare i miei viaggi. Quando ho visto che il dominio era ancora a disposizione non ci ho pensato su un attimo in più a registrarlo!
2) Quale viaggio ti è rimasto nel cuore più degli altri?
Di certo i viaggi più lunghi dove il trascorrere del tempo assume connotati diversi e sei più padrone della tua libertà: il mio giro del mondo e i miei 100 giorni a zonzo per il Sud America. Due viaggi per me indimenticabili.
3) Chi è il compagno di viaggio ideale?
Sicuramente una persona spinta a viaggiare dai miei stessi motivi e con lo stesso spirito.
4) Cosa è indispensabile portarsi in viaggio?
Oltre alle solite cose da mettere nello zaino aggiungerei sempre una giusta dose di curiosità e di umiltà e un buon spirito di adattamento.
5) Nei tuoi viaggi dove preferisci dormire (Camping, B&B, Ostelli, Alberghi, Guesthouse, ecc.)? Perché?
Scelgo quasi sempre sistemazioni economiche ma dignitose a livello di ostelli o piccoli alberghi. Per me l’igiene è fondamentale e preferisco spendere qualche euro in più a favore di una stanza pulita che non per altri servizi offerti.
6) In che modo la tecnologia ha cambiato il modo di viaggiare?
Parecchio. Internet, il telefonino, il pc portatile. Sono tutti strumenti che hanno rimpicciolito le distanze tra i continenti e contribuito a ridimensionare notevolmente il fascino dell’imprevisto e dell’avventura che una volta i viaggi avevano.
7) Quale Cd e quale libro consiglieresti di portare in viaggio?
Ognuno ha i propri gusti in tema di musica e narrativa. Nel mio ipod c’è di tutto: Paolo Conte, Yossou N’Dour, Subsonica, Jack Johnson e molto altro ancora. Tornato a casa mi capita spesso di associare un brano a delle emozioni vissute in un dato momento di un mio viaggio anche a distanza di molto tempo. Due libri che mi sono piaciuti in modo particolare e che mi sento di consigliare: “Il turista nudo” di Lawrence Osborne e “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani.
8) Qual'è l'esperienza più brutta che ti sia mai capitata in viaggio?
Più che brutta direi seccante: giungere in Uzbekistan e scoprire che il mio zaino si era perso in qualche recondito meandro dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Mi raggiunse sul posto quasi a viaggio ultimato! Mai fatto così tanti bucati in vita mia avendo dovuto fare esclusivo affidamento su quello che avevo addosso per quasi due settimane!
9) Dove ti è capitato di mangiare meglio e dove peggio?
In Yemen ho mangiato solo riso e pollo arrosto per due settimane perché non c’era nient’altro e io odio il pollo arrosto! In tutti gli altri paesi visitati ho sempre trovato almeno un posto dove poter mangiare bene. Come ho detto prima è fondamentale portarsi dietro un buon spirito di adattamento.
10) Cosa significa per te viaggiare?
Emozionarmi a mille la sera prima della partenza per un nuovo viaggio come un bimbo alla vigilia di Natale che attende di scartare i doni. Quando non proverò più quel bellissimo brivido di emozione, significherà allora che qualcosa in me è irrimediabilmente cambiato!
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Tutte le foto in questa pagina sono state scattate da Stefano di Backpacker.it.