Viaggio sensazionale in uno dei tesori nascosti del Marocco, dove tutto è azzurro e non si rimane mai al verde!
Che il Marocco sia una destinazione turistica tutta da scoprire non è certo una novità, ma la cosa bella è che ci sono angoli di questa meravigliosa nazione che ancora non sono stati invasi dal turismo di massa.
Ci sono mete popolari come Marrakech, Fes, Rabat ed Essaouira, splendide certo, ma note ai più. Noi invece preferiamo parlarti oggi di una città che è fuori dagli usuali itinerari turistici, ma che rappresenta una nicchia con tantissimo da offire. Stiamo parlando di Chefchaouen, un piccolo centro situato nel Marocco del nord, in un'area montuosa isolata (il Rif) e ricca di suggestioni.
Già da questa foto avrai capito quale caratteristica ha reso Chefchaouen un'attrazione unica nel suo genere: i palazzi, gli infissi, le vie, le arcate...praticamente ogni dettaglio a vista d'occhio è dipinto d'azzurro, in un mix che copre tutto lo spettro delle tonalità di questo colore. Non a caso viene chiamata la "città azzurra"!
Il luogo più suggestivo è sicuramente la Medina, il centro antico della città, un intricato intreccio di viuzze azzurre che lasciano a bocca aperta. La vita di Chefchaouen si concentra nel suo fulcro, la piazza Outa-el-Hammam, dove, oltre ai mercati (con incredibili contrasti cromatici tra l'azzurro della città e i colori caldi delle spezie), troviamo una moschea (con un bel minareto ottagonale) e una fortezza. Da visitare anche la Kasbah con i suoi rinfrescanti giardini.
Le radici di questa perla del Marocco portano fin in Andalusia, visto che Chefchaouen fu fondata proprio da spagnoli in esilio nel lontano 1400. Le influenze andaluse si possono ancora riscontrare nella struttura urbana del centro storico della città e comunque molti dei suoi abitanti, pur avendo conosciuto in seguito un maggior impatto della cultura berbera, parlano tutt'oggi la lingua spagnola.
La città di Chefchaouen è stata a lungo considerata un luogo sacro, tanto da essere inaccessibile ai turisti. Il colore azzurro non aveva infatti motivazioni estetiche, ma era un simbolo religioso di purezza. A partire dalla seconda meta del secolo scorso questa rigidità è venuta meno e la città si è lentamente aperta al turismo: nonostante sia stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, però, non è ancora (fortunatamente) una meta battutissima e i fortunati visitatori possono godersela in tranquillità.
Arrivare a Chefchaouen non è semplicissimo, bisogna meritarselo! Ovviamente non ci sono aeroporti o stazioni in zona, ma ci sono vari autobus che con buona frequenza collegano la città con centri importanti del Marocco, come Fez, Rabat e Casablanca.
E anche per alloggiare bisogna puntare tutto sull'azzurro! ;) In HostelsClub puoi trovare diversi ostelli e riad tradizionali a Chefchaouen e i prezzi sono davvero economici, si arriva a spendere meno di 10€ a notte (la soluzione lowcost da non perdere è l'ostello Pension Souika!). Le strutture sono arredate in stile marocchino e dispongono quasi tutte di una bella terrazza con vista sulle montagne o sul centro città, ideale per un po' di relax, una chiacchierata con gli altri ospiti o per un the da sorseggiare con gli occhi pieni di bellezza!
Le foto da Flickr sono di Mimane ed erano sotto licenza Creative Commons al monento della pubblicazione dell’articolo.