Viaggi in Italia

26/06/2007

Tre itinerari per le vacanze in Italia lontano dai luoghi comuni

Parco Dell’Etna

Il Parco dell’Etna si trova interamente nella provincia di Catania e comprende il territorio alle pendici di uno dei più grandi vulcani attivi al mondo. L’idea di costituire questo territorio come parco nacque negli anni Sessanta per tutelare il patrimonio naturale del tutto particolare di questa zona, ma arrivò a compimento solamente nel corso degli anni Ottanta. I paesi che si trovano alle pendici del vulcano sono centri che hanno conservato la propria origine in funzione dello stretto rapporto con il vulcano. Data la sua altezza l’Etna è visibile a molte centinaia di chilometri e l’effetto, quando è in eruzione, è assolutamente spettacolare.

L’Etna è il maggiore vulcano attivo d’Europa con un’altezza che varia costantemente, ma che si aggira intorno ai 3.340 m. Le sue origine sono antichissime e si devono allo scontro tra le zolle Europea ed Africana, che qui trovarono un punto di sfogo. Inizialmente questa parte di Sicilia era coperta dal mare, ma l’eruzione dei vulcani qui attivi ha generato la piana di Catania. Nella sua storia il vulcano ha attraversato diverse fasi, oggi diversi coni sono attivi. La cima dell’Etna è costantemente coperta dal fumo che fuoriesce dai suoi crateri e solo raramente le esplosioni sono pericolose. A rendere più spettacolare questa caratteristica è la particolarità che la cima del vulcano è coperta di neve per la maggior parte dell’inverno.

L’Etna si trova tra Catania e Messina ed è attivo fin dall’antichità, tanto da essere conosciuto dai Romani e dagli Arabi, che lo chiamarono Jabal al-burkān, che significa vulcano. Per ognuna delle numerose occupazioni che si sono succedute in Sicilia l’Etna ha ispirato leggende tramandate ancora oggi. Per i Greci Eolo, dio del vento, aveva imprigionato i venti sotto il vulcano, causando le sue tremende eruzioni. I Ciclopi avrebbero invece avuto qui sotto la loro officina, dove producevano le saette scagliate da Giove; mentre secondo la religione cristiana sant’Agata, protettrice della città di Catania, invocata durante una tremenda eruzione del vulcano, fermò la lava salvando la popolazione. Persino gli inglesi hanno una loro leggenda legata all’Etna e alla regina Elisabetta I, il cui spirito si aggirerebbe ancora oggi dentro al vulcano.

Lungo le sue pendici il terreno è molto fertile e consente coltivazioni fino a quasi mille metri. I boschi del versante nord sono protetti e per questo vivono indisturbate numerose specie animali; tuttavia al di sopra del limite dei 3000 m nessuna specie animale o vegetale può sopravvivere. Il turismo si è integrato perfettamente, poiché ci sono ottimi collegamenti e tour organizzati ai crateri. La ferrovia Circumetnea aggira l’intera base del vulcano. Le escursioni che si possono fare sono numerose, tutte ugualmente spettacolari, alcune di queste permettono l’accesso anche ai disabili. I paesi compresi nel parco comprendono tra gli altri Castiglione di Sicilia, Milo, Nicolosi, Trecastagni, Zafferana Etnea. Per prenotare un soggiorno e visitare il parco dell’Etna cliccate qui.

Cinque Terre

Nella costa ligure di Levante si trovano cinque piccoli paesi che costituiscono uno dei luoghi più famosi e amati d’Italia, le Cinque Terre. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore: forse i singoli nomi non sono immediatamente riconoscibili, ma nell’insieme costituiscono uno marchio inconfondibile per la bellezza di questo tratto di costa ligure. Questa regione è caratterizzata dalle rocce che scendono precipitosamente verso il mare, con coste piccole ed immerse nel verde. I piccoli golfi naturali dove la sabbia è sostituita dalla ghiaia sono una caratteristica delle spiagge liguri, tutte splendide anche se meno famose delle Cinque Terre.

Il lavoro dell’uomo nell’arco di migliaia di anni ha reso possibile la coltivazione di queste terre grazie alla costruzione di terrazzamenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: prendendo la ferrovia litoranea si vedono scorrere i vigneti e gli uliveti a picco sul mare. Il treno è anche il migliore mezzo per raggiungere le Cinque Terre, perché le vie di comunicazione sono limitate dalla conformazione del territorio. Durante l’estate questi paesi possono essere anche raggiunti via mare dalle corse dei battelli da/per La Spezia e altre località vicine.

Monterosso, il centro più ad ovest, è immediatamente riconoscibile per la torre medievale che svetta sul panorama cittadino, Vernazza era uno dei porti più ricchi del passato, mentre Corniglia è più legata al territorio per le coltivazioni di vite che la circondano. Continuando verso est si trova Manarola, il cui porticciolo è racchiuso tra due speroni rocciosi; infine Riomaggiore, che secondo la tradizione fu fondata da dei profughi greci.

Il mare di queste coste è tra i più puliti d’Italia e sui suoi fondali vivono specie animali e vegetali uniche rispetto al resto del mare Tirreno. Per questa caratteristica sono molte le zone dove si possono fare immersioni ed ammirare le meraviglie nascoste dal mare. Data la particolare conformazione del territorio è stato possibile creare dei sentieri che uniscono i paesi passando attraverso boschi e terrazze affacciate sul mare. La più famosa di queste passeggiate è la Via dell’Amore, tra Riomaggiore e Manarola. Per prenotare un soggiorno alle Cinque Terre cliccate qui.

Colline e Prealpi venete

Dalla sponda veneta del lago di Garda fino a Venezia si estendono le colline e Prealpi venete, un territorio costellato da piccole e medie cittadine che hanno conservato nel tempo il fascino originario. Non è difficile scoprirlo attraversando questa parte del Veneto, poiché sono frequenti le rocche ed i castelli che dominano i colli. Per lungo tempo della sua storia questa parte di Veneto è stata dominata dalla Repubblica di Venezia, che ha lasciato tracce evidenti nell’architettura dei palazzi. Tuttavia prima dell’arrivo dei Veneziani le signorie dei Carraresi di Padova e degli Scaligeri di Verona si erano spartiti questo territorio, fortificando le città. La presenza veneziana si avverte invece nelle ville che furono costruite dalla metà del Cinquecento per dare un luogo adatto alla villeggiatura della nobiltà lagunare.

Le distanze tra queste città sono brevi e sono molte le attrattive che offrono, non solo dal punto di vista culturale, ma anche culinario e naturalistico. E’ originario di queste colline il Prosecco, mentre i piatti a base di radicchio di Treviso, le ciliegie di Marostica e moltissimi altri piatti e colture tipiche rendono ancor più piacevole una visita in queste zone. Il contatto con la natura, che in alcune parti del Veneto è ormai difficile ristabilire, ha invece trovato spazio grazie agli itinerari eno-gastronomici che si possono percorrere in bici. La ‘strada del Prosecco’, 35 km tra Conegliano e Valdobbiadene, offre una panoramica sulle colline dove si coltiva il vino. Mentre nel percorso che si snoda lungo le colline asolane si possono incontrare capolavori come Villa Barbaro a Maser, una delle più celebri costruzioni di Palladio.

Asolo (TV) fu la città donata da Venezia a Caterina Cornaro, regina di Cipro. Quando l’isola venne annessa ai domini veneti la Repubblica donò la città come ricompensa per la perdita del regno di Cipro. Dati gli speciali poteri concessi Asolo crebbe in ricchezza e venne abbellita, diventando un centro culturale di prim’ordine. Alla corte di Asolo soggiornò l’umanista Pietro Bembo, che qui scrisse alcune delle sue opere più famose. Questo piccolo gioiello dell’architettura e dell’arte ha affascinato generazioni di artisti, che di qui sono passati o hanno vissuto. Tra questi Eleonora Duse, che qui visse la sua storia d’amore con il poeta D’Annunzio, ed Hernest Hemingway, che ebbe modo di apprezzare un po’ tutto il Veneto nei sui viaggi. Un viaggio vale non solo per la visita alla città ed i suoi monumenti, ma anche per le numerose manifestazioni che ricordano le tradizioni del passato e quelle che invece si rivolgono al futuro, come la rassegna Asolo Film festival che si svolge ogni anno in settembre. Castelfranco (TV). La città nacque come castello fortificato esente da imposte, da cui prende il nome, tra Treviso, Padova e Vicenza. Il nucleo originario della città è tutt’ora racchiuso entro le mura ed il fossato, con quattro torri monumentali che in passato permettevano di controllare meglio il territorio e difendere la città. Il castello che domina il centro storico è uno dei luoghi da visitare, così come il duomo, dove si trova la celebre pala d’altare realizzata da Giorgione, uno dei pittori che hanno fatto la storia dell’arte, nato in questa città. Conegliano (TV). Famosa per il Prosecco che si produce nelle colline di tutta questa zone, Conegliano è stata un libero comune sotto la Repubblica di Venezia. Il castello domina la città dal colle principale, mentre lungo Via XX Settembre sfilano i palazzi rinascimentali e la facciata affrescata del palazzo de Battuti, da cui si accede al duomo. Al suo interno si può ammirare la pala d’altare rappresentante la Sacra Conversazione dipinta da Giambattista Cima, il celebre pittore che qui nacque. In città la comunità ebraica era piuttosto importante, sebbene oggi non resti molto. Il cimitero ebraico, su un colle panoramico, è un luogo molto suggestivo, mentre la sinagoga, oggi dismessa, è stata ricostruita a Gerusalemme dopo la costituzione dello Stato di Israele. A poca distanza si trova Follina, sede di un’antichissima abbazia cistercense che si è conservata fino ai nostri giorni. Per raggiungere Follina i centri più vicini sono Miane e Soligo. A poca distanza si trova il castello di Valmareno, dalla cui rocca si può ammirare uno splendido panorama sulla pianura circostante. Si tratta del castello di Cison, antico feudo medievale il cui castello è oggi stato restaurato e visitabile.

Bassano del Grappa (VI) è famosa per il ponte di legno che sorge sul Brenta a unire le due parti della cittadina. Come molti altri centri veneti è a poca distanza dalle maggiori città, in questo caso Bassano è un punto privilegiato per visitare anche le Prealpi venete. Il ponte di legno coperto è la ricostruzione fedele del progetto originario di Palladio e la sua ultima ricostruzione è successiva ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Per il contributo dato dalla popolazione alla guerra di liberazione Bassano è stata decorata al Valor Militare ed il Corpo degli Alpini è qui di casa. Uno dei motivi che hanno reso la città famosa è la produzione di grappa, che queste parti si consuma in buona quantità ed ottima qualità. Marostica (VI), a poca distanza da Bassano, è conosciuta come la città degli scacchi. Ogni anno a fine settembre si ripete il rito della partita a scacchi con le pedine sostituite da figuranti in costume. Secondo la tradizione l’origine di questa sfida risale alla metà del 1400, quando un duello tra due nobiluomini innamorati della stessa donna venne sostituito con una partita a scacchi. Lo spettacolo dura circa due ore ed attira un pubblico numeroso che assiste dalle gradinate allestite nella piazza principale.

Montagnana (PD) è une delle città murate più belle d’Italia. La mura che circondano il centro cittadino testimoniano l’antichissima contesa tra la città di Padova, che le volle costruire dotandole di 24 torri, e Verona. Le fortificazioni risalgono al XIV ed uno dei punti nevralgici delle mura, la Rocca degli Alberi era anticamente circondata da un fossato, oggi è la splendida sede di un ostello della gioventù. Este (PD), a sud dei Colli Euganei, conserva il castello del XIV secolo voluto dai Carraresi di Padova nel periodo in cui fortificavano tutte le cittadine che ritenevano di importanza strategica. Il centro di Este, cresciuto sotto il dominio di Venezia, è arricchito dalla Torre Civica, il Palazzo del Municipio ed il palazzo degli Scaligeri di origine trecentesca. Curiosamente la dinastia d’Este, che qui fa risalire le proprie origini, è invece cresciuta in potenza e prestigio in un’altra città, Ferrara.

Per prenotare in una di queste città cliccate qui.

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