#15 Gérard Trang:'Nessun limite quando parlo di viaggi'

13/02/2019

Il Sesto Potere è la nuova rubrica dedicata agli influencer emergenti o già affermati. Ogni settimana un'intervista a un nuovo influencer. La quattordicesima puntata la dedichiamo a Gérard Trang.

Il Sesto Potere è la nostra rubrica dedicata agli influencer. Daremo loro la parola, ascoltando le loro storie e scoprendo il loro way of life. Perché in tanti vogliono diventarlo e perché l’influencer è tra le nuove professioni la più ambita. Il loro seguito, in alcuni casi, supera l’influenza dei capi di Stato. La californiana Kortney Kardashian con 67,3 milioni di followers ha più preferenze del numero dei voti che condussero Donald Trump nel 2016 alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America. L’italiana Chiara Ferragni, prima dei 15 milioni di followers su Instagram e una fama planetaria, era solo una bella ragazza bionda. Sono milionari, ma cosa fanno precisamente? Lo scopriremo, dando voce soprattutto ai travel blogger. E’ certo che la loro capacità di influenza è tale che i brand internazionali vi si affidano coprendoli d’oro. Dieci anni fa, le griffe si rivolgevano a televisioni e giornali, colonne del potere mediatico moderno. Adesso si affidano a loro. La televisione fu definita il quinto potere, ma allora sono gli influencer il sesto potere? Da questa domanda, nasce il titolo di questa rubrica. Ci saranno molti buoni consigli per chi ha orecchie attente. D’altra parte, sembra che a diventarlo basti poco: un profilo social, un po’ di pane e molta fantasia.

#15 Gérard Trang: 'Nessun limite quando parlo di viaggi'

La passione del viaggio coniugata alla fotografia e alla ricerca tecnologica è la chiave del successo di Gérard Trang. Parigino, influencer dal buon seguito, il suo è un viaggio alla ricerca del tempismo dello scatto perfetto. Nessun grande paesaggio impossibile o mozzafiato, nessun luogo irraggiunto, piuttosto la quotidianità vista nel momento supremo. Gli antichi lo chiamavano kairos, ovvero quell'attimo perfetto che nello scorrere irreparabile del tempo si mostra come un brillamento, cifra degli dèi e rifugio dalla nostra piccolézza. E' così che Gérard Trand va in giro a raccontare il mondo. Perché il kairos non si dà una volta per tutte, ma di continuo, basta saperlo cercare. Quindi, Svalbard, San Francisco, Isole Faroe, Giappone. Comincia per gioco, dopo vince un concorso che lo porta a esporre una foto al centro di Pargi. Da lì la crescita del suo profilo in termini di followers e le prime collaborazioni. A differenza di molti dei suoi colleghi, di sé non pubblica foto, selfie, quasi nessun autoritrato. "Cerco di fotografare luoghi accessibili a tutti ma con qualcosa in più", ci racconta. "A volte devi attendere qualche minuto per immortalare un passante carismatico o per trovare l'angolo giusto."

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@superchinois801

Qual è l’idea che porti avanti?

Cerco di fotografare luoghi accessibili a tutti ma con qualcosa in più. A volte devi attendere qualche minuto per immortalare un passante carismatico, o aspettare una scena di vita che si svolge davanti a noi, trovare l'angolo giusto.

Quali aspetti della tua vita lasci trasparire?

Preferisco mantenere una certa privacy. Non penso che ai miei followers interessi cosa mangio tutti i giorni o quello che faccio a casa. Quello che mostro prevalentemente sono i miei viaggi, li condivido con loro e li mostro al meglio.

Ad esempio?

Le migliori foto, i ristoranti che abbiamo provato, ma anche gli hotel e gli ostelli. Nessun limite quando parlo di viaggi. Parlo anche di tecnologia e fotografia, al fine di scambiare opinioni e informazioni con i miei follower.

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@superchinois801

I contenuti come nascono?

Mi lascio ipirare da più parti. Internet, grandi fotografi, social. Soprattutto attraverso i miei viaggi, perché è quando lascio la mia zona di comfort e affronto un nuovo ambiente, che la mia passione creativa si accende.

Quando hai iniziato a usare i social network in modo professionale?

Ho iniziato quando ho vinto un concorso a Paris Plage e la mia foto è stata esposta a Parigi. Da lì, il mio account è solo cresciuto. Dopo un anno ho iniziato ad avere richieste di collaborazioni. Ho iniziato a viaggiare intensamente in Francia, poi l'anno successivo ho intrappreso viaggi più impegnativi.

Instagram ti ha permesso di viaggiare di più?

Assolutamente, grazie a Instagram, ho potuto visitare Svalbard, San Francisco, Isole Faroe, Giappone e molto altro.

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@superchinois801

Finché il gioco è diventato una professione.

Il mio profilo nasce come un gioco per divertirmi e condividere le foto con gli amici. Non avevo intenzione di diventare un professionista in questo campo, soprattutto perché all'epoca nessuno era professionista di Instagram.

Oggi molte persone sognano di diventare un influencer, quale pensi che sia l'errore da non commettere?

Purtroppo molti influencer sono falsi.

Cosa intendi?

Comprano followers. E 'questo credo il peggiore errore da non fare.

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@superchinois801

Si dice che le immagini non riflettono sempre la realtà. Hai mai provato a visitare un paese totalmente diverso da quello che ti aspettavi?

Una volta fui davvero deluso. Mi è capitato in Norvegia.

Perché?

Perché ne avevo un'immagine incredibile, speravo di vedere fiordi dappertutto, animali selvatici, montagne, neve, ma non fu affatto così. Ho visitato solo le città e ogni volta che abbiamo tentato l'avventura siamo stati bloccati da bufere.

Prossimi programmi?

Ho dei progetti in corso, ma al momento non posso parlarne troppo. Grandi viaggi in programma per tutto l'anno in posti incredibili.

Come sai, HostelsClub promuove la cultura degli ostelli, te ne servi nei tuoi viaggi?

Ricordo il mio primo grande viaggio in Irlanda con un amico, abbiamo prenotato solo in ostelli. All'inzio la ragione era solo economica.

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@superchinois801

E poi?

Poi nel corso del viaggio, abbiamo incontrato sempre più persone, persone incredibili, veri backpakers. Viaggiatori davvero simpatici con i quali siamo rimasti amici. Passavamo serate assieme, grazie alla network degli ostelli, incontrandoci ogni sera al pub o in spiaggia. E' stato davvero magico. Ci siamo persino ritrovati in altre città dopo alcuni giorni di separazione durante i nostri rispettivi viaggi.

Gli ostelli, spesso, più di altre strtture garantiscono la vera esperienza dei luoghi che si vistano. Hai qualche aneddoto al proposito?

In un ostello ho vissuto uno dei momenti più belli della mia vita. Il manager è arrivato con il suo banjo, ha iniziato a suonare davanti e ci ha insegnato a ballare. E' durato un paio d'ore ed è stato davvero bello. Momenti della vita che non dimenticherò mai.

Questa rubrica verrà tradotta nelle principali lingue tra le 26 del nostro blog. Se sei un influencer e vuoi raccontarci la tua storia scrivici, valuteremo la tua proposta e forse la prossima puntata de Il Sesto Potere parlerà di te!


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