L'importanza di Viaggiare Rispettando l'Ambiente
Viaggiare è il sogno di chiunque. Vedere posti nuovi, col naso in giù e gli occhi a scavare in una guida per scoprire i percorsi più gettonati, oppure lasciandosi trasportare dalle strade senza alcun consiglio e direttiva, solo per il piacere di perdersi per le vie di una città mai vista prima.
Il viaggiatore – si sa – ama guardarsi attorno, cogliere tutto da quel breve soggiorno in un posto straniero. Ma non dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – mai dimenticare che quel posto che visita ha avuto e avrà una storia anche dopo il suo passaggio, e quindi è necessario per lui comportarsi in modo “ecologicamente sostenibile”. Per turismo ecosostenibile si intende un tipo di turismo che dedica una particolare attenzione al rapporto con la natura, adottando strategie utili e all’insegna dell’armonia e del rispetto verso i luoghi naturali. È necessario preservare e conservare nel miglior modo possibile gli ambienti che visitiamo, perché il mondo è unico e non durerà per sempre. Innanzitutto, in tema di ecologia, è bene sottolineare che in tutta Europa esistono strutture che possono vantare buoni standard di “attenzione per l’ecologia”. Sono quegli alberghi che hanno l’Ecolabel, il marchio di qualità ecologica. Energie rinnovabili, bassi consumi, riciclaggio dei rifiuti, tutte cose utili per il viaggiatore ecologista.
Greenpeace ha scritto un decalogo, agli inizi dell’estate, per una vacanza sostenibile: 10 suggerimenti utili per il viaggiatore che voglia rispettare l’ambiente. Consigli pratici ma intelligenti, per chi vuole viaggiare sì, ma con criterio. Risparmiare energia, non consumare inutilmente. Evitare sprechi. Turismo responsabile, questa è la parola d’ordine. Quindi i consigli sono: evitare di finanziare alberghi a elevato impatto ambientale, preferendo strutture ben integrate nel contesto naturale. Oppure non prendere l’aereo per tratti brevi. L’impatto sul clima dell’aereo è 10 volte quello di un viaggio in treno. Ancora, non acquistare specie a rischio d’estinzione, durante i viaggi in posti esotici. Altri semplici consigli per non inquinare: evitare di consumare pesce illegale e informarsi sempre su dove e in quali condizioni è stato pescato prima di acquistarlo. Non usare pesticidi chimici e articoli da mare in PVC, altamente inquinante, così come scegliere le candele alla citronella per tenere lontane le zanzare d’estate. Per chi pratica l’escursionismo, il consiglio è farlo ma a “basso impatto”: passeggiare in ambienti incontaminati, facendo però attenzione a lasciare meno tracce possibili. La natura è bella perché appunto cresce e si sviluppa senza la presenza dell’uomo. Poi, inutile dirlo, i rifiuti. Il bravo viaggiatore lo sa che – anche se si trova in un paese straniero – deve ragionare rispettando la terra in cui si trova. Cercando di produrre pochi rifiuti, ed in ogni caso differenziarli. Perché no, non è difficile. Serve ad inquinare di meno, e a far sì che altre persone possano viaggiare e conoscere nuovi paesi.
La parola d’ordine è “attenzione”. E sensibilizzazione, anche. Entriamo nei mondi diversi dai nostri come se entrassimo a casa di un gradito amico. E quindi non ci sogneremo mai di rovinare ciò che ha costruito in tanto tempo, con tanto amore. Pensiamoci, non costa poi tanto.
Articolo Scritto da Antonio Benforte
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