Budapest

06/04/2007

E’ una delle tre capitali che sorgono sulle rive del Danubio e tra le città più romantiche d’Europa, detta la ‘perla del Danubio’. Il suo nome è l’unione delle due parti della città: la collinare Buda sulla riva destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Budapest è famosa per le sorgenti termali che tutt’ora sono attive in città e la rendono mèta di turismo non solo in quanto capitale dell’Ungheria, ma anche per questi stabilimenti, antichissimi e sfarzosi. E’ proprio con il nome di Aquincum che la città venne fondata dai Romani nel primo secolo d.C. La storia della città è costellata di invasioni da parte di popoli diversissimi tra loro per lingua, cultura e religione: dai Celti ai Bulgari ed Avari. La parte più consistente della popolazione è di origine magiara, che qui arrivò nel IX secolo d.C.

Seconda la tradizione il fondatore del paese fu Santo Stefano, primo re d’Ungheria. Egli riuscì ad unificare tutte le tribù magiare fondando anche la chiesa d’Ungheria. Per questa impresa l’allora papa Silvestro II gli mandò in dono una corona d’oro e pietre preziose, oggi conservata nel Parlamento del paese. Nel XVI secolo la città entra a far parte del dominio Ottomano e per tutto il periodo di supremazia turca il paese sarà percorso da lotte per la liberazione dallo straniero. Nel secolo successivo il territorio viene conquistato con dure lotte dagli Asburgo d’Austria e questo darà un’impronta inconfondibile all’aspetto della città ancora oggi, sebbene le distruzioni durante la seconda guerra mondiale abbiano demolito gran parte della città.

Sotto gli Asburgo la città divenne una delle mète preferite per gli ebrei, che stabilirono il loro quartiere di residenza a Pest e lo trasformarono in una delle zone più vivaci della città. Purtroppo a causa del grande numero di ebrei la città fu tra quelle più duramente colpite durante l’occupazione tedesca. Alla fine della guerra l’Ungheria entrò sotto la sfera di influenza dell’Unione Sovietica fino alla caduta del comunismo, rimanendo così isolata rispetto al resto d’Europa come tutti i paesi oltre la cortina di ferro. Lo sviluppo della città è stato profondamente segnato dalla divisione del fiume e le diverse zone di Buda, Obuda e Pest divennero un'unica città solo dal 1873.

Buda

La costruzione più imponente della città è il castello di Buda, Királyi Palota, costruito sulla parte sud della collina che sorge lungo la sponda occidentale del Danubio. Oggi tutto il quartiere è annoverato patrimonio universale dell’umanità per il gran numero di edifici storici che vi sorgono. Il palazzo reale fu fondato più di 700 anni fa, ma fu più volte ricostruito perché distrutto. Il suo aspetto attuale in stile neobarocco si deve ai lavori di sistemazione settecenteschi di un architetto viennese. Sebbene il regno d’Ungheria non abbia mai avuto rapporti facili con gli Asburgo ci furono dei momenti in cui il supporto dato alla casa regnante venne ben ricompensato. Infatti il castello che oggi sorge a Buda è stato ampliato grazie al diretto interessamento di Maria Teresa, che volle così dimostrare la gratitudine per il popolo che l’aveva sostenuta durante la guerra che la confermò sul trono. Oltre agli appartamenti reali il castello è la sede della Galleria Nazionale Ungherese, Nemzeti Galéria, dove si può ammirare l’evoluzione delle principali forme d’arte ungheresi; il Museo Storico di Budapest e la Biblioteca Nazionale Széchenyi, dedicata ad uno dei più importanti uomini politici ungheresi.

A Buda si trova anche la chiesa di Mattia la più famosa della città. Deve il suo nome al re Mattia Corvino che la fece ricostruire nel 1470. La chiesa è dedicata alla Madonna, ma il nome con cui è famosa è del re che fondò il paese. Venne nuovamente ricostruita alla fine del XVII secolo, dopo le gravi distruzioni dovute alla guerra contro i Turchi. E’ in questa chiesa che sono stati incoronati i sovrani ungheresi e dall’alto degli 80 metri del suo campanile si gode una vista mozzafiato sulla città.

Halászbástya è il bastione dei Pescatori, una costruzione del tutto inconsueta che poco a che vedere con la pesca. Il nome deriva dal fatto che prima della costruzione del bastione, all’inizio del Novecento, vi era un mercato del pesce, ma le analogie finiscono qui. Tuttavia la sua costruzione è a ridosso delle mura medievali e, sebbene non sia mai servita a scopo difensivo, ha tutto l’aspetto delle fortificazioni che venivano costruite nel passato. La vista sulla città che si può godere da questo bastione è meravigliosa.

Óbuda

Óbuda è la parte più antica di Budapest (questo è il significato del suo nome) ed è la parte in cui si possono ammirare le rovine romane. La costruzione più imponente che si può visitare è l’anfiteatro dove si riunivano migliaia di spettatori per assistere agli spettacoli dei gladiatori. Poco lontano di trova l’isola omonima sul Danubio, Óbudai-sziget, dove si svolge ogni estate uno dei festival più grandi d’Europa, il Sziget Festival. Questa manifestazione si svolge in agosto ed attira quasi mezzo milione di turisti che vengono ad assistere ai concerti di migliaia di band.

Pest

Pest si adagia lungo la sponda sinistra del Danubio, in zona pianeggiante. Il suo sviluppo è legato al commercio e la struttura stessa di questa parte della città mostra chiaramente quest’origine. Se infatti Buda è la parte aristocratica, ricca di palazzi ed edifici di rappresentanza, Pest è vivace, caotica e colorata. A unire le due sponde in modo stabile per la prima volta fu il ponte della Catene, Széchenyi lánchíd. Fu inaugurato nel 1849 e diede una svolta definitiva allo sviluppo della città in modo unitario. Si tratta di un ponte sospeso progettato da un ingegnere inglese e realizzato per dare lustro alla città, che aveva assunto un ruolo sempre più importante all’interno dell’impero asburgica. Oggi i ponti che attraversano il Danubio sono otto, quasi tutti ricostruiti dopo che i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale li avevano distrutti o gravemente danneggiati.

La riva destra del Danubio è stata sistemata con una lunga passeggiata sul lungofiume che parte dal Ponte delle catene ed arriva fino al ponte Elisabetta. In questo tratto si susseguono palazzi, negozi e numerose statue, tra cui quella bronzea detta della principessa.

La sponda occidentale del Danubio è dominata dal palazzo del Parlamento. Il progetto per realizzarlo è dell’architetto Imre Steindl che si rifece alla moda in voga alla fine dell’Ottocento, per la quale il gotico veniva considerato particolarmente adatto alla costruzione dei grandi edifici di rappresentanza. Steindl si ispirò al Parlamento di Londra, anch’esso in stile gotico e lungo le sponde del Tamigi. Il risultato però fu addirittura più grandioso: 268 metri di lunghezza per 123 di larghezza, 96 metri di altezza e 10 cortili interni. La facciata principale è quella lungo il Danubio ed è l’immagine più conosciuta di Budapest nel mondo. In questo edificio risiedono il primo ministro, nell’ala nord, ed il presidente della Repubblica nell’ala sud. La grandiosità esterna rispecchia anche gli interni dell’edificio, interamente decorato in stile barocco e con numerosissimi affreschi, arazzi e le splendide vetrate realizzate da Miksa Róth.

La basilica di Santo Stefano, fondatore del paese, è la più grande della città. Venne costruita anch’essa nella seconda metà dell’Ottocento in stile classicheggiante e le torri campanarie che si trovano ai lati della facciata la rendono immediatamente riconoscibile. Ha una struttura a croce greca e al suo interno si trovano numerose opere d’arte e reliquie. La più celebre e venerata dai fedeli è la mano destra di santo Stefano, che fu innanzitutto il primo re d’Ungheria e che viene celebrato in modo degno in questa basilica.

Uno dei punti di maggiore orgoglio per gli abitanti di questa parte della città è viale Andràssy. Fu fatto costruire intorno al 1870, rispecchiando perfettamente l’idea della città che andava per la maggiore in quegli anni: un lungo viale alberato su cui si affacciano importanti edifici e che mette in comunicazione la zone del Danubio con il parco della città. Fu voluta per velocizzare il traffico cittadino e proprio per questo una linea della metropolitana corre sotto il livello stradale. Si tratta della metropolitana più antica costruita nell’Europa continentale, cosa di cui gli Ungheresi vanno particolarmente fieri.

Lungo il viale si trova il Teatro dell’Opera ungherese, che vale la pena di visitare per farsi un idea dell’importanza dell’opera per l’aristocrazia ungherese di due secoli fa. L’edificio è una sfarzosa costruzione di fine Ottocento ricca di statue, balconate e loggiati. Tra i direttori che qui lavorarono il più celebre è stato il compositore viennese Gustav Mahler. Uno dei più famosi musicisti ungheresi fu Franz Liszt, tra i più grandi virtuosi del pianoforte dell’età romantica. A lui è dedicata una piazza lungo il viale Andràssy, su cui si affaccia l’Accademia di musica dedicata alla sua memoria. Si possono ammirare così strumenti e manoscritti appartenuti al compositore.

Viale Andràssy termina in Hősök tere la piazza più grande di Budapest dedicata agli eroi della patria. L’enorme spiazzo ospita una colonna monumentale dedicata al milite ignoto, mentre sullo sfondo un colonnato semicircolare ospita le statue degli uomini che hanno fatto grande l’Ungheria, tra questi Stefano I, fondatore del paese e Mattia Corvino, re che governò su un territorio vastissimo comprendente anche la Boemia. Ai lati della piazza si trovano il Museo delle Belle Arti ed il palazzo delle Arti.

Piazza degli eroi segna anche l’entrata del parco cittadino, Városliget. Tutta questa zona venne fatta costruire per celebrare i mille anni di fondazione del paese ed ha perciò una sistemazione razionale che tende ad esaltare la grandezza del paese. All’interno del parco si trovano il giardino zoologico e quello botanico, entrambi costruiti a fine Ottocento per dare lustro Budapest.

All’interno del parco si può passeggiare tranquillamente e visitare i musei e gli edifici delle terme. Vajdahunyad vára è il castello che ospita il museo dell’Agricoltura. L’edificio è una copia di inizio Novecento di una parte di un castello che si trova in Transilvania e venne inizialmente costruito in legno, ma poi rifatto in muratura perché diventato molto popolare. Nella corte del castello si trova la statua di un anonimo personaggio che in epoca medievale scrisse i primi libri sull’origine del popolo ungherese. Per la particolarità del soggetto questa statua è diventata famosa in tutto il mondo ed è fra le più fotografate della città.

Le terme Széchenyi si trovano all’interno del parco. Sono state costruite all’inizio del Novecento in stile barocco e sono uno stabilimento tra i più sfarzosi di Budapest. Le sorgenti di acqua calda che sgorgano naturalmente dal territorio sono state incanalate ed hanno fatto la fortuna di Budapest nel periodo in cui le terme erano una delle mète più frequenti. A tutt’oggi le piscine all’aperto vengono usate durante tutto l’arco dell’anno. Un altro stabilimento di grande prestigio sono le terme Gellért fürdő costruite in stile secessione intorno al 1918 e fornite di ogni comfort.

Nella parte occidentale dell’Ungheria si trova il lago Balaton, il secondo in Europa per grandezza e per questo detto anche mare d’Ungheria. Si allunga da ovest verso est per 77 km, ma è poco profondo, permettendo alle sue acque di essere piuttosto calde, soprattutto d’estate. La sponda nord del lago è collinare, mentre quella sud è pianeggiante ed è possibile camminare per centinaia di metri dentro il lago senza che si raggiunga il metro di profondità. Nei dintorni del lago si trovano inoltre sorgenti termali e geyser che lo hanno reso una mèta turistica di primo piano, subito dopo la capitale Budapest. Data l’importanza del lago c’è una particolare cura nel preservare l’ambiente naturale e le specie protette che qui abitano: cicogna nera, aironi, cigni e centinaia di specie di farfalle. Nel parco nazionale istituito sulla sponda nord del lago si possono vedere pascolare anche i bufali.

Ovviamente le stazioni balneari sono numerose e le attrazioni per tutti i gusti, anche culinari. Il pesce è il piatto forte di queste zone per le numerose specie che vivono nel lago, ma la tradizione culinaria tedesca ha lasciato comunque numerose tracce e perciò non è difficile trovare un piatto di proprio gusto a base di carne. Più difficile invece la vita per i vegetariani, perché la cucina ungherese fa un grande uso di carne e le verdure che normalmente accompagnano questi piatti sono patate, cavoli e piselli. Per quanto riguarda invece i vini l’Ungheria è famosa da sempre per la qualità e varietà dei vini, in grado di soddisfare ogni palato!

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