Aprire un ostello della gioventù...ecco i consigli di chi l'ha fatto!

20/01/2010

Intervista a Marcello dell'Ostello del Plebiscito di Catania

Dalle mail che riceviamo dai nostri lettori abbiamo riscontrato una forte curiosità su un particolare argomento, ovvero come si fa ad aprire un ostello?

Effettivamente la gestione di un ostello è un'attività che fa gola a molti un po' perché può essere un lavoro remunerativo, ma soprattutto perché è un lavoro che consente di vivere in un ambiente giovane, dinamico e in cui conoscere un sacco di gente. Insomma unire l'utile al dilettevole. E' altrettanto vero però che aprire un ostello della gioventù non è proprio un gioco da ragazzi e che molte difficolta ed insidie rischiano di bloccare un buon progetto. Abbiamo allora pensato di iniziare una serie d'interviste agli addetti al lavoro, a quelle persone che sono riuscite davvero ad aprire un ostello e che ci possono raccontare la loro esperienza.

In questo articolo abbiamo intervistato Marcello Ranno dell'ostello del Plebiscito di Catania, una struttura che ha inaugurato da poco la sua attività, ma che è già una sicurezza nella splendida città siciliana. Ecco l'intervista:

1 - L'ostello del Plebiscito ha inaugurato la sua attività da pochi anni. Puoi raccontarci come è nata l'idea di aprire un ostello a Catania?

L'idea nasce dal desiderio di poter lavorare nella città in cui sono nato ed esaltarne le bellezze agli occhi di tutti. Una città barocca alle pendici del vulcano Etna e bagnata dal mare non poteva suggerirmi un'idea migliore.

E poi Catania è una città universitaria con un'intensa vita notturna ed ha un grande aeroporto con molti voli low-cost che la rendono un punto strategico per visitare l' Etna, Taormina e Siracusa.

2 - Puoi spiegarci quali sono le fasi che hanno seguito l'idea? A chi ci si deve rivolgere per aprire un ostello? Quali sono le cose assolutamente da fare?

Non c'è una domanda di riserva? Sicuramente la prima cosa deve essere la struttura, questa è la fase più importante, procuratevi una planimetria della struttura, collegatevi al sito dell'assessorato regionale del turismo e stampate la legge che classifica le strutture alberghiere, spesso le regole cambiano da regione a regione, cercatevi un geometra o un ingegnere di fiducia, ed insieme valutate e calcolate la fattibilità e la potenzialità del vostro progetto. Se pensate di avere una struttura con capienza superiore ai 24 posti letto, consultatevi con uffici tecnici dei vigili del fuoco e dell'ASL, noi siamo stati fortunati, abbiamo trovato delle persone disponibili ed insieme con i regolamenti a portata di mano abbiamo pianificato tutto ciò che era necessario per aprire senza avere nessun problema. E' anche vero che tra autorizzazioni e ristrutturazione abbiamo impiegato quasi due anni.

3 - Quali sono le difficoltà da mettere in conto prima di aprire un ostello? C'è mai stato un momento di difficoltà in cui avresti voluto mollare?

Le difficoltà da mettere in conto sono un'infinità, ancora oggi ne scopro di nuove e mi permetto di dare due consigli che valgono per tutti i giovani che vogliono diventare imprenditori: mettetevi in testa che passano alcuni anni per raggiungere una certa stabilità, non perdetevi mai d'animo, ci sono periodi buoni e momenti difficili, ricordatevi durante quelli difficili che quelli buoni stanno per arrivare. Siamo una società tenace che non molla mai anche nelle situazioni più spiacevoli, sicuramente a nessuno di noi mai è passato per la testa di mollare tutto. E questo è fondamentale.

4 - Puoi raccontarci l'episodio più bizzarro e divertente capitato nel tuo ostello? Richieste particolari dei clienti?

La cosa più bella di questo lavoro è conoscere persone nuove che vogliono divertirsi e conoscere altra gente, sono molteplici gli episodi simpatici per non parlare delle mie gaffes che di solito risolvo con un bel sorriso. Un giorno di Agosto un cliente girava in ostello tutto nudo, così come l'ha fatto madre natura, e nessuno si era accorto di nulla, perciò nessuno scandalo finché non è uscito fuori in strada.

5 - Quali soddisfazioni sei riuscito a toglierti in questi pochi mesi dall'inaugurazione?

Pensavo che lavorare in ostello fosse bello, ma è straordinario in poco tempo ci siamo fatti conoscere un po' in tutta Italia e anche all'estero, il mondo degli ostelli è veramente incredibile abbiamo buoni rapporti con altri ostelli in altre città con i quali collaboriamo è man mano stiamo creando questa fitta rete di collaborazione e amicizia; vorrei ringraziare un pò tutti ma sono veramente tanti, un grazie particolare è per la community di HostelsClub.com che ha sempre creduto in noi e che qualche mese fà ha organizzato una bellissima festa che ci ha dato l'opportunità di conoscere altri nuovi amici.

6 - Come reputi la situazione degli ostelli in Italia? Trovi ci siano differenze rispetto agli ostelli in Europa, o più in generale nel mondo?

Prima di aprire un Ostello ne ho girati parecchi sopratutto in Europa. Il nostro è uno di quegli ostelli che si può trovare nelle più grandi città d'Europa. La differenza che ho notato e che i clienti mi fanno notare riguarda soprattutto il prezzo. Gli ostelli italiani pare siano più cari di quelli del resto del mondo. In Italia come sempre siamo un po' indietro, anche perché le amministrazioni e la politica in generale non sovvenzionano e non promuovono in nessun modo il turismo low-cost e non pensano un po' di più al turismo di nicchia; tutto sommato molti miei colleghi si stanno attrezzando e ogni giorno ci sono ostelli che offrono ottimi servizi, spesso anche superiori agli standard europei.

7 - Cosa consigli a dei ragazzi che vogliono aprire un ostello?

Non aprite a Catania perché la concorrenza è spietata, in Calabria non ci sono molti ostelli, ma calcolate bene i costi di gestione: un ostello aperto tutto l'anno che lavora 3 mesi non è molto conveniente.

8 - Spesso al sud uno dei problemi per avviare un'attività è la richiesta del pizzo da parte delle criminalità organizzata, è mai stato per voi un problema questo?

Per fortuna ancora no, nessuno ha mai chiesto o estorto denaro, da quando siamo aperti, abbiamo subito aderito ad 'addio pizzo' un'associazione di consumatori che si batte per tutelare tutti i commercianti che non cedono al ricatto del racket.

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