Un itinerario in stile backpackers alla scoperta di una delle regioni più amate d'Italia, ovviamente facendo tappa nei migliori ostelli toscani
Che la Toscana sia una delle regioni più amate in Italia non è certo un mistero: da anni è una delle destinazioni di punta per i turisti stranieri che passano per il Belpaese, particolarmente apprezzata da tedeschi, francesi, statunitensi, britannici e, negli ultimi anni, anche da cinesi (con circa un milione di presenze annue, dato in costante crescita). D'altro canto stiamo parlando di una regione che come poche mette assieme arte, cultura, storia, ottima gastronomia e paesaggi naturali incantevoli.
"La Toscana è paesaggio magico dove tutto è gentile intorno, tutto è antico e nuovo" - Curzio Malaparte
In questo articolo proponiamo un itinerario circolare che passa per colline incantate (il boom di like sul profilo Instagram è garantito!) e borghi storici dove la vita sembra rimasta in sospeso. Il tutto facendo tappa in 8 bellissimi ostelli in Toscana: una selezione di strutture diverse, ma tutte a loro modo speciali e caratterizzate da un rapporto qualità/prezzo ottimo e un'atmosfera di socialità unica. L'ideale per innamorarsi ancor di più di questa splendida regione.
LA PARTENZA: LE COLLINE A SUD DI FIRENZE
Il tour della Toscana in stile backpackers inizia dalle belle colline a sud di Firenze, dove si può contare sull'ospitalità calorosa dello Spedale del Bigallo. Si tratta di un antico edificio che già dal tredicesimo secolo ospitava viandanti e pellegrini e che ora è stato convertito in un moderno ostello che mantiene la sua atmosfera medievale, ma è al tempo stesso dotato di tutti i comfort. Dispone sia di camere private, sia di affascinanti camerate con una capienza totale di 52 persone. L'ostello del Bigallo consente di soggiornare in un contesto naturale spettacolare, circondato dal silenzio delle colline e il verde degli uliveti e con una vista panoramica della città di Firenze (si trova infatti a Bagno a Ripoli e il centro di Firenze si raggiunge in auto o in bus in una decina di minuti). Ed è anche e soprattutto un luogo d'incontro, dove sentirsi come a casa, conoscere nuovi amici e partecipare agli eventi e alle attività organizzate dallo staff (ogni sera alle 20 c'è il "Pasta Time" con piatto di spaghetti fumante e ottimo bicchiere di vino rosso locale a 7€, un'ottima scusa per mettersi a tavola e socializzare con altri viaggiatori). Dal Bigallo vale la pena programmare a una gita fuoriporta sulle campagne del Mugello, o nella zona di Fiesole (in ostello è anche possibile noleggiare la bici).
foto del giardino dell'Ostello del Bigallo
RIEMPIRSI GLI OCCHI IN VAL DI PESA
Per arrivare alla seconda tappa si procede verso sud e ci si addentra nella Val di Pesa e nelle zone di produzione del Chianti, vera eccellenza mondiale della produzione vinicola italiana. Non mancheranno certo le occasioni per un brindisi. Si consiglia di fare una leggera deviazione a Casciano Val di Pesa per salire sulla Torre dell'Acqua, nota anche come Torre panoramica del Chianti. Da qui si gode di una vista a 360° davvero mozzafiato e, specialmente al tramonto, si possono fare foto spettacolari.
foto della Torre dell'Acqua da Instagram di veruska.ferrara26
VIVERE LA REGIONE DEL CHIANTI
Si scende ancora verso sud e con una piccola deviazione si passa per la cantina Antinori in Chianti classico. Un luogo formidabile dove la placida quiete delle colline e dei vigneti si incontra con la modernissima architettura di questo edificio d'avanguardia. Un luogo che mescola con grande armonia una tradizione che risale al 14° secolo e un'innovazione che ancora oggi rende i vini di questa antica famiglia tra i più sorprendendi della zona. Questa vineria unica nel suo genere è stata inaugurata nel 2012 ed è completamente costruita con con materiali locali e con un rispetto particolare per l’ambiente e il paesaggio toscano circostante. E' pensata per accogliere eno-appassionati da tutto il mondo e per trasmettere la passione di chi produce il vino in questa zona senza mai accettare compromessi alla qualità.
foto della Cantina Antinori in Chianti classico dal sito antinori.it
Continuando a scendere si arriva a Tavarnelle Val di Pesa dove c'è la seconda base strategica di questo tour: l'Ostello del Chianti. Strategica è la parola corretta, visto che la location è nel cuore della regione del Chianti e da qui partono davvero un'infinità di escursioni e attività: colline, campi, boschi, uliveti, vigne, ville, castelli e borghi antichi, come nei classici paesaggi della pittura senese del '400. L'ostello del Chianti ha una capienza massima di ben 82 posti letto (tra doppie, quadruple e sestuple) ed è quindi ideale anche per chi viaggia in gruppo o con la famiglia. Fiore all'occhiello della struttura è il tranquillo giardino dove rilassarsi a fine giornata. C'è inoltre un ristorante e un ampio parcheggio privato per gli ospiti.
foto delle rigogliose campagne del Chianti
LA TOSCANA SOTTO LE STELLE
Puntiamo adesso verso San Donato in Poggio dove vale davvero la pena programmare una piccola deviazione al percorso per visitare l'Osservatorio Polifunzionale del Chianti. L’OPC si trova all'interno di un tranquillo Parco Botanico (qui l'inquinamento luminoso non è un problema!) e, grazie al suo super telescopio da ben 80 centimetri di diametro, è un luogo di grande interesse per le osservazioni astronomiche. Ma l’OPC non è solo un sito scientifico, punta anzi ad essere un luogo di aggregazione sociale e un centro di crescita culturale e organizza infatti mostre, conferenze, eventi e cene a tema. Non è sempre aperto al pubblico, ma è possibile visitarlo solamente in date specifiche (sul sito osservatoriochianti.it c'è un calendario aggiornato), o in occasione di visite di gruppo, ricevimenti, o anche cene aziendali...il tutto in un’atmosfera incantata, al lume di stelle.
foto dell'OPC dalla pagina Facebook @osservatoriochianti
LE ATMOSFERE MEDIEVALI DEL CHIANTI
Proseguendo a sud sulla Strada Provinciale 76 si arriva fino a Castellina in Chianti, dove ci si può fermare per visitare la splendida Rocca e il Museo Archeologico del Chianti Senese, piccolo, ma molto interessante (il prezzo del biglietto include la possibilità di salire sulla torre e godere di una vista panoramica davvero speciale). Scesi dalla Torre è d'obbligo una passeggiata in Via delle Volte, spettacolare strada coperta che percorre parte delle mura che circondano la città: un tuffo in atmosfere medievali assolutamente da non perdere! Dopo tanta fatica ci si può rifocillare in uno dei tanti ottimi ristoranti in via Ferruccio, la principale strada della città: tra tutti consigliamo vivamente la Taverna Squarcialupi, sia per il menu delizioso (da urlo la pasta fatta in casa, specialmente i cannelloni!), sia per la bellezza dei locali (e in bella stagione c'è anche una terrazza con tavoli che godono di vista mozzafiato sui colli del Chianti).
foto scattata dalla Rocca di Castellina in Chianti da Instagram di desireesigurta
TAPPA OBBLIGATA A SIENA
La tappa successiva di questo tour on the road della Toscana è Siena. Qui è inutile dilungarsi sul cosa vedere, visto che è una città piuttosto nota e attrazioni come la Cattedrale, la Torre del Mangia e Piazza del Campo (dove si svolge il famoso Palio) non hanno certo bisogno di presentazioni. Meglio piuttosto citare un angolo più nascosto, ma molto suggestivo, ovvero la Casa Santuario di Santa Caterina (patrona d'Italia) con il suo bel cortile circondato da porticato e la vicina Chiesa del Crocifisso. Qualche parola in più va spesa anche sul terzo ostello in cui far tappa, il Siena Hostel Guidoriccio. E' un ostello speciale, per varie ragioni: innanzitutto è stato recentemente ristrutturato con grande attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell'ambiente. Un ostello eco-friendly non può che offire ai suoi ospiti un servizio di noleggio bici e qui troverai le mitiche Bianchi, biciclette leggerissime e con tanto di cambio Shimano e navigatore (il costo è di soli 16€ al giorno, quindi è una soluzione ideale per muoversi nei dintorni). Altro fiore all'occhiello la colazione mediterranea inclusa nel prezzo e davvero abbondante.
foto di Piazza del Campo a Siena
BORGHI INCANTATI DA MONTERIGGIONI A SAN GIMIGNANO
Lasciando Siena ci si può dirigere in breve tempo nel bellissimo borgo medievale di Monteriggioni (il tratto è la tappa numero 32 della Via Francigena), uno luogo citato anche nell'Inferno Dantesco e che sembra sospeso nel tempo. L'intera città è circondata da una cinta muraria in perfette condizioni e dal 2005 è possibile percorrere due tratti degli antichi camminamenti di ronda con fantastica vista panoramica sul Chianti e sulla Montagnola Senese. A pochi passi dalla Porta Fiorentina c'è l'Enoteca della Fattoria Castello dove si può degustare un calice di "Cigolino", ottimo vino rosso IGT prodotto proprio dai vigneti che stanno attorno al Castello di Monteriggioni. Da non perdere anche una visita alla vicina Abbazia dei Santi Salvatore e Cirino, nella frazione di Abbadia a Isola: un gioiello in stile romanico risalente al 12° secolo e in perfetto stato di conservazione.
foto di Monteriggioni da Instagram di koralmik
Per chi avesse un po' più tempo si può ipotizzare una deviazione a nord passando per la Rocca di Staggia, il Castello di Strozzavolpe e il bell'abitato di Poggibonsi (col suo Castello della Magione e la panoramica Fortezza di Poggio Imperiale), ma noi proseguiamo a ovest fino ad arrivare a un'altra città circondata da mura e percorsa dalla Via Francigena: stiamo parlando della splendida San Gimignano. Si narra che nel quattordicesimo secolo ci fossero ben 72 torri a svettare sulla citta, una per ciascuna famiglia benestante a sfoggio di un potere economico che doveva essere manifesto per tutti. Ora ne sono rimaste solamente 13, ma il fascino della città rimane intatto con i suoi romantici "sali-scendi" e il suo centro storico, ricco d'arte e cultura.
foto panoramica su San Gimignano
DORMIRE IN UN EX CONVENTO A VOLTERRA
La tappa successiva è la splendida Volterra, altra città incredibile, vivace e con davvero tante cose da fare e vedere: anche in questo caso non ci dilunghiamo, sicuramente meritano una visita la Fortezza Medicea, il Museo Etrusco, Piazza San Giovanni con la bellissima Cattedrale e il Battistero. Merita poi una passeggiata lungo le mura medievali che si affacciano sui morbidi panorami della Val di Cecina fino ad arrivare alla Porta all'Arco, unica porta Etrusca del centro. C'è poi la Pinacoteca Civica (dove ammirare le pale del Rosso Fiorentino), l'Ecomuseo dell'Alabastro e il Palazzo Viti. Insomma, c'è parecchio da vedere e vale sicuramente la pena fermarsi almeno una notte. Fortunatamente qui si può fare tappa in un ostello molto particolare, il Chiostro delle Monache: la struttura è stata ricavata da un ex convento del tredicesimo secolo completamente ristrutturato. Dispone di camere private e di belle camerate con bagno privato che un tempo erano le celle delle monache. Ci sono diverse aree comuni tra cui il meraviglioso chiostro e l'ampia sala del Trecento con un incredibile affresco del cenacolo. Il tutto a poco più di un chilometro dal centro storico di Volterra.
foto del cortile interno del Chiostro delle Monache
VINO E CULTURA NELLE CAMPAGNE PISANE
Puntiamo ora decisamente a Nord, imboccando la via Volterrana e poco prima dell'abitato di Selvatelle svoltiamo a sinistra dirigendosi verso il borgo di Casanova. Qui troviamo l'incredibile Podere La Chiesa Wine and Art Cellar: come nel caso della cantina Antinori vista in precedenza si tratta di un edificio estremamente moderno che svetta su una piccola altura e si fa subito notare per la sua originale facciata bucata (i cerchi sulle pareti raffigurano gli acini del grappolo d'uva). La location è spettacolare, aperta a 360° e circondata da rigogliosi vigneti. Qui è possibile degustare vini di livello assoluto (noi ci siamo innamorati dell'Opera in Rosso, un Terre di Pisa Sangiovese DOC davvero stupefancente!). La cantina ospita inoltre eventi d'arte, iniziative culturali e concerti (sopattutto jazz) durante tutto l'anno.
foto del Podere La Chiesa da Instagram di ma_lafra
RENDERE OMAGGIO AL MITO DELLA VESPA
Tornando on the road si può proseguire fino a Pontedera, dove chi ama le due ruote non potrà certo lasciarsi sfuggire una visita al Museo Piaggio, una ricchissima esposizione dedicata al mondo della mitica Vespa e non solo. La location è suggestiva, all'interno dei locali di un’antica officina-fabbrica (uno spazio di ben 5.000 metri quadrati) e consente di rivivere il patrimonio storico di una delle più amate imprese italiane nel mondo, ricostruendo la storia della Piaggio e dei trasporti in Italia. Nasce nel 2000 e negli anni ha attirato oltre 600.000 visitatori, con un tasso di crescita esponenziale. Ciliegina sulla torta, l'ingresso è gratuito.
foto del Museo Piaggio da Instagram di irenestrinati
UN ANGOLO NASCOSTO VERSO PISA
Da Pontedera proseguiamo sulla strada verso Cascina, la superiamo e poco prima di San Benedetto giriamo sulla sinistra dove c'è un gioiello nascosto che pochi conoscono, ma merita davvero una visita. Stiamo parlando di San Miniato in Marcianella, una piccola chiesa romanica risalente al 970 d.c e inserita in un contesto da favola con due alti file di cipressi che delimitano lateralmente il prato antistante. Un luogo da visitare con calma, godendosi il silenzio (per chi voglia visitare anche l'interno è necessario venire la domenica mattina, altrimenti sarà chiusa).
foto della Chiesa di San Miniato in Marcianella da Instagram di quatsch03
DORMIRE IN UN CASALE TOSCANO
Si prosegue ora fino a Pisa dove c'è il quinto ostello di questo tour on the road in Toscana. Anche in questo caso non ci dilunghiamo in presentazioni sulla città, è una destinazione fin troppo nota in tutto il mondo e mettersi a discutere su quanto sia bella la Torre sarebbe superfluo. Ci concentriamo invece proprio sull'ostello perché è una struttura decisamente particolare: si chiama Il Casale Toscano Hostel e come è facile evincere dal nome è stato ricavato da un antico casale del '700 completamente ristrutturato e posizionato in una location davvero suggestiva, all'interno di in un parco privato e costeggiante un piccolo fiume (con la possibilità di incrociare aironi o volpi). Proprio a fianco dell'ostello c'è inoltre la piccola chiesa di Madonna dell'Acqua risalente al XVII secolo. L'ostello dispone sia di camerate condivise, sia di camere private, tutte ampie, luminose e con il caratteristico soffitto travato, rimasto intatto nel restauro del casale originale.
foto del fiume su cui si specchia l'ostello Il Casale Toscano a Pisa
DALLE COLLINE AL MARE
Proseguiamo a nord e dopo tanto girovagare per campagne e colline ci concediamo una piccola deviazione al mare, puntando Viareggio e i lidi di Camaiore, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Qui dipende dal periodo dell'anno in cui si visita questa zona, ma si tratta in ogni caso di un'area costiera davvero bella e vivace, piena di locali e ottimi ristoranti. Molto interessante poi il Museo del Carnevale, all'interno della cosiddetta cittadella del Carnevale (una festa che da queste parti è a dir poco sacra è che tutti aspettano e preparano per un anno intero). L'ingresso è gratuito ogni seconda domenica del mese.
foto del Carnevale di Viareggio da Instagram di __eiron
SULLE TRACCE DELLA VIA FRANCIGENA
Lasciamo alle spalle il mare fino a raggiungere il borgo di Camaiore dove passare un'altra notte particolare: qui si può infatti alloggiare all'Ostello del Pellegrino, un nome che è tutto un programma, esplicito riferimento al fatto che proprio da queste parti passavano i viaggiatori alla ricerca di un riparo lungo la Via Francigena. L’Ostello del Pellegrino è stato ricavato dal restauro della della Badia di San Pietro del 1200 e dispone in tutto di 24 posti letto con un’ampia zona comune, una sala lettura, una cucina e una zona per gli eventi al piano terra. La famiglia Vigiani che gestisce l'ostello è preziosissima nel consigliare sentieri e percorsi per scoprire le meraviglie storiche e naturali di questa zona, per cui chi ama passeggiare dovrebbe approfittarne.
foto dell'Ostello del Pellegrino di Camaiore
ALLA SCOPERTA DI LUCCA
Riprendiamo la strada fino ad arrivare a Lucca, altra città su cui ci sarebbe moltissimo da raccontare: la Piazza ovale dell'Anfiteatro, la Chiesa di San Michele in Foro, il Ponte della Maddalena, la Basilica di San Frediano e un bel giro panoramico in bici sulle mura medievali...sono solo alcune delle attività da non perdere in città. E per chi avesse bisogno di mettere qualcosa sotto i denti c'è la panineria vineria Da Ciacco nella centralissima Piazza Napoleone che propone ottimi panini e "crostoni" farciti con ricercati prodotti locali (da provare quello con salsiccia e pecorino senese) da associare a una buona selezione di vini. Il tutto con buon rapporto qualità/prezzo e in un locale arredato con gusto estroso.
foto della Piazza dell'Anfiteatro a Lucca
Dopo una giornata a Lucca è possibile dormire nell'Ostello La Salana situato nella vicina Capannori (a soli 5 chilometri, raggiungibile anche con i mezzi o in bici). Il nome è un omaggio alla precedente proprietaria della struttura che con questo soprannome era nota nel quartiere: una signora che molti qui ricordano con nostalgia per il suo grande spirito di accoglienza, pare tenesse una moka di caffè sempre pronta da offrire a chi passava a trovarla (e non a caso la Moka è il logo dell'ostello). Ora c'è un bar/ristorante (con menu alla carta economico e ricco di piatti tipici) e un immenso giardino dove rilassaarsi (o partecipare agli eventi organizzati dallo staff). Siamo sempre nei pressi della Via Francigena, per cui anche qui ci sono tante occasioni per fare belle passeggiate. Non farti sfuggire nella vicina frazione di Gragnano la cosiddetta "Quercia delle Streghe", albero secolare di circa 600 anni, alto oltre 15 metri. Si narra che lo sviluppo della chioma verso l'alto (con un estensione che raggiunge i 40 metri) e la strana conformazione dei rami siano imputabili alla presenza di streghe che proprio qui si radunavano a fare i loro riti. L'altra leggenda sulla quercia è legata alle vicende del burattino più famoso del mondo: Pinocchio secondo la leggenda sarebbe stato impiccato proprio su questi rami.
foto della "Quercia delle Streghe" da Instagram di elenagiusti
DIREZIONE PISTOIA, TRA ROCCHE E SOTTERRANEI
Puntiamo ora verso Firenze, visto che il tour circolare sta per concludersi. Ma c'è ancora qualche chicca da non perdere sulla strada. Poco prima di Serravalle Pistoiese vale la pena visitare la Rocca di Castruccio dove ammirare i resti dell'antica fortificazione del XVI secolo. Si tratta di un complesso di 3 torri molto suggestivo ed è possibile salire sopra una di esse mediante una scalinata in metallo per godere della vasta vista panoramica sul paese e le campagne circostanti. Qui si tengono vari eventi e in estate c'è anche il SerravalleRock, un bel festival dedicato a band emergenti del panorama indie rock.
foto della Rocca di Castruccio da Instagram di pietrarellidavid
Proseguiamo fino ad arrivare a Pistoia, splendida città dove c'è davvero molto da vedere. Anche in questo caso non ci dilunghiamo, sicuramente valgono la visita la Piazza del Duomo con il Campanile e il bellissimo Battistero, o la ricchissima Cattedrale di San Zeno. Da non perdere l'antico Spedale del Ceppo, il vecchio ospedale della città, con il suo elegante porticato sovrastato da un incantevole fregio di ceramica colorata (che raffigura varie scene di vita dell'Ospedale). Da qui partono inoltre le visite guidate alla Pistoia Sotterranea, un tour davvero interessante che ricostruisce la storia medievale di questi cunicoli sotterranei.
foto della Pistoia Sotterranea da Instagram di cristian_ruggeri
L'ARTE CONTEMPORANEA E' DI CASA A PRATO
Prima di arrivare a Firenze consigliamo un'ultima tappa a Prato, dove lasciarsi stupire dalla moderna architettura del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci: si tratta di grande un complesso con ben 3.000 metri quadrati di sale espositive e una collezione di oltre mille opere che vanta nomi fondamentali dell'arte contemporanea come Andy Warhol, Vito Acconci, Sol LeWitt, Anish Kapoor, Mario Merz, Jannis Kounellis, Bruno Munari e Jan Fabre. C'è inoltre una biblioteca specializzate in arti visive con 60.000 volumi, un cinema-auditorium, un teatro all'aperto e un ristorante/bistrot.
foto del Centro Pecci da Instagram di marco_iasiello_ph_
L'ULTIMA TAPPA: FIRENZE
Il cerchio si chiude e il tour on the road della Toscana termina giustamente nel capoluogo regionale. A Firenze vale la pena fermarsi almeno 2-3 notti e fortunatamente non mancano ostelli belli e puliti in città. Tra tutti segnaliamo l'Ostello Santa Monaca perché, come per altre strutture citate finora, ci troviamo di fronte a un ostello dalla storia particolare: l'edificio era un tempo un convento (risalente al quindicesimo secolo) e divenne un ostello della gioventù solamente in seguito alla drammatica alluvione di Firenze del Novembre 1966. Si trova nel quartiere di San Frediano, e dispone in tutto di 120 posti letto. Al piano terra c'è una bella cucina, una sala da pranzo con cento posti a sedere, una Sala Conferenze e un Auditorium (ricavati dalle sale dell'antica Chiesa di Santa Monaca).
La splendida sala conferenze dell'Ostello Santa Monaca
RISORSE UTILI: LA MAPPA DEL TOUR ON THE ROAD DELLA TOSCANA
Qui sotto pubblichiamo la mappa del tour completo con tutte le tappe e i link per prenotare un soggiorno negli ostelli citati. E' possibile cliccare sulla mappa per aprirne una versione interattiva su Google Maps.