Intervista a Giorgia dell'ostello Bamboo Eco di Torino

23/03/2015

Bamboo Eco Hostel è un nuovo ostello eco friendly a Torino: siamo andati a conoscerli per capire come è nato questo bel progetto

C'è un ostello a Torino nato da poco, ma già salito alla ribalta per il suo concept originale e interessante.

Stiamo parlando del Bamboo Eco Hostel, una struttura che non ha nulla da invidiare a tanti ostelli di livello internazionale e che dimostra come anche in Italia, partendo da una buona idea, si può realizzare un progetto di ospitalità che abbia carattere e funzioni.

Siamo riusciti a intervistare Giorgia, manager del Bamboo Eco Hostel per capire qualcosa in più del suo ostello e della bellissima città in cui si trova.

  1. Puoi raccontarci come è nata l'idea di aprire un ostello? E' stato un progetto difficile da realizzare e ci sono mai stati momenti in cui avresti voluto mollar tutto?

    L’idea di aprire un ostello a Torino è nata nel 2012, mentre facevo uno stage di sei mesi presso l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte. Mi è sempre piaciuto viaggiare, soprattutto in ostello, e mi sono accorta che la mia città non era fornita di strutture di un certo tipo. Così mi è venuto il desiderio di imbarcarmi in quest’avventura e di aprire un ostello, strutturato e curato in modo tale da far sentire i viaggiatori come a casa propria. È stato ovviamente un progetto difficile da realizzare, perché aprire una struttura ricettiva partendo dal nulla non è un’impresa semplice per una persona sola, ma sono stata supportata da amici e parenti in questa avventura. Sentivo che stavo percorrendo la strada giusta e per questo motivo non ho mai pensato di mollare tutto, perché ho sempre creduto in questo progetto.

    L'ingresso dell'ostello Bamboo

  2. Come mai avete scelto il nome Bamboo per l'ostello?

    Il panda è il simbolo del WWF ed è un animale che amo molto e che mi fa pensare alla salvaguardia del pianeta. Io sono molto attenta a tutto ciò che ha a che fare con l’ecosostenibilità e il rispetto ambientale e gli occhi e il naso del panda sono diventati il logo dell’ostello. Le foreste di bambù rappresentano la fonte di sostentamento e di riparo per i panda e mi piaceva l’idea che il mio ostello desse un riparo confortevole e accogliente e sostentamento continuo a tutti coloro che lo scelgono. Con il posto letto sono infatti compresi gli asciugamani, la colazione e tè e caffè disponibili a qualsiasi ora del giorno e della notte.

  3. Il Bamboo è un ostello eco – friendly, un esempio da seguire a nostro modo di vedere. Puoi farci qualche esempio del perché la vostra struttura è sostenibile? Cosa rende speciale il vostro ostello?

    La nostra struttura è sostenibile perché sin dall’inizio abbiamo attuato un’opera di ristrutturazione dell’edificio che tenesse conto dei materiali esistenti, e abbiamo riciclato e riutilizzato tutto ciò che poteva essere salvato con un semplice intervento di ristrutturazione. Gli infissi riducono lo spreco di calore, gli elettrodomestici che utilizziamo sono in Classe A, la colazione offerta è biologica e i detersivi che utilizziamo per la pulizia della struttura e il lavaggio di lenzuola e asciugamani sono tutti esclusivamente ecologici.

    Anche l'internet point è all'insegna del riciclo

    Il nostro ostello è speciale perché oltre ad essere stato ricavato da un edificio dei primi del 900, completamente rimesso a nuovo, in cui il vecchio e il nuovo convivono perfettamente e armoniosamente, ogni stanza è stata personalizzata con colori diversi e con dettagli che la rendono unica rispetto alle altre. La stanza Fucsia, per esempio, ha un letto decorato da un artista in occasione di un Gay Pride, e sulla parete e sul soffitto è stata dipinta l’ombra di un uomo in frac che tiene con una mano il lampadario. Nella stanza Verde, invece, la testiera dei letti è realizzata con pallet, e gli appendiabiti sono due sedie. Nella stanza Azzurra abbiamo recentemente dipinto un gatto nero che si appoggia sulla boccia dove nuota un pesce rosso e lo osserva.

    Sedie o attaccapanni? (big)

  4. Ci racconti un episodio bizzarro o divertente successo in ostello?

    Avevamo aperto da poco, nell’estate del 2013, e sono arrivati cinque ragazzi spagnoli che giravano l’Italia con chitarre e zaini in spalla. La loro fonte di sostentamento per pagarsi le vacanze erano gli spettacoli itineranti che facevano nelle piazze delle città che visitavano. Al mattino hanno improvvisato un piccolo concerto in ostello e, al momento del pagamento, mi hanno consegnato il totale in monete da 1 € e 2€, ovviamente racimolate per strada. Sempre quell’estate un signore spagnolo mi ha chiesto di potersi fermare una notte in più in ostello perché voleva cucinare a tutti gli ospiti dei piatti tipici del suo paese e ha preparato una tortilla e la paella di pesce cotta nella padella tipica che questo simpatico signore si portava sempre in valigia. È stata davvero una serata speciale!

  5. Organizzate qualche evento o attività speciale per gli ospiti dell'ostello?

    In realtà no, ma devo dire che i momenti di convivialità tra gli ospiti non mancano. Spesso si crea un clima di condivisione, cosa che ho sempre auspicato, e gli ospiti organizzano cene nella sala comune. Degli studenti che hanno alloggiato qui in attesa di trovare casa sono diventati amici e hanno poi deciso di diventare coinquilini. Duranti i Mondiali ospiti di diverse nazionalità guardavano le partite tutti insieme, in un vero clima sportivo.

    Una sala comune dell'ostello Bamboo

  6. Qual è il periodo migliore per visitare Torino e dintorni? C'è un evento particolare che ci consigli?

    In realtà a mio avviso è sempre il periodo migliore per visitare Torino! :) È una città piena di parchi e di verde, e l’autunno e la primavera regalano dei colori bellissimi. L’inverno è perfetto per chi vuole andare a sciare, e l’estate è la stagione in cui la città secondo me esprime tutta la sua bellezza perché illuminata dal sole. E anche nel caso in cui dovesse piovere la città è ben attrezzata: Torino possiede 18 km di portici, di cui 12,5 km sono continui e connessi tra loro, e sono stati costruiti per volere dei Savoia, che volevano poter raggiungere Piazza Vittorio, la piazza porticata più grande d’Europa, e il fiume Po da Palazzo Reale anche nelle giornate di pioggia. Ci sono molti eventi che si svolgono a Torino, dipende ovviamente dai gusti dei singoli viaggiatori. In primavera c’è il Torino Jazz Festival, il 24 giugno è la festa di San Giovanni, il santo patrono, e le vie del centro si riempiono di gente che vuole assistere ai fuochi d'artificio, e l’autunno è ricco di appuntamenti culturali come Artissima, Paratissima, The Others Art Fair, il Torino Film Festival e il golosissimo appuntamento con CioccolaTÒ. Inoltre a novembre si accendono le Luci d’Artista per tutto il centro creando un’atmosfera davvero suggestiva. Oltre ai normali percorsi turistici consiglio di provare dei percorsi creati per raccontare la città da un altro punto di vista. Ci sono, per esempio, i tour della Torino Magica e della Torino Sotterranea, legati alla tradizione esoterica e al sottosuolo della città. C’è anche il tour della Torino Gialla, che porta nei luoghi che sono stati scenario di misteri e delitti insoluti. Per chi ama le altezze c’è la mongolfiera a Borgo Dora, da cui si osserva tutta la città. Chi invece desidera qualcosa di più tranquillo ma sempre originale può cenare a bordo di uno dei tram storici, rigorosamente in movimento. Ce n’è davvero per tutti i gusti!

    La Mole illuminata dai fuochi d'artificio nella notte di San Giovanni

  7. Per dormire in modo sostenibile e spendendo poco sappiamo che si può fare affidamento all'ostello, ma per quel che riguarda cibo e shopping? Ci consigli qualche ristorante, mercatino o negozio a Torino che costi poco e abbia un occhio di riguardo all'ambiente?

    Partiamo dai mercati, che sono una vera particolarità della nostra città. Torino è forse una delle poche città dove tutti i giorni in tutti i quartieri c’è un mercato, e in molti si possono fare veri affari. Il mercato di Porta Palazzo è sicuramente il più famoso, poiché è il mercato all’aperto più grande d’Europa, al quale si affianca tutti i sabati il Balôn, e ogni seconda domenica del mese il Gran Balôn, il mercato dell’usato e dell’antiquariato, dove è possibile fare affari, trovare oggetti vintage e pezzi davvero unici. Ci sono poi i mercatini di Campagna Amica, organizzati dalla Coldiretti, dove si possono assaggiare e comprare i prodotti tipici del territorio direttamente dal produttore e dal coltivatore. Molto belli sono i mercatini del vintage, che si svolgono in Piazza Carlo Alberto il secondo sabato del mese e in Piazza Gran Madre la terza domenica del mese. I quartieri di San Salvario e Vanchiglia sono sicuramente l’ideale per fare uno shopping alternativo senza spendere troppo. Per i ristoranti non saprei davvero da dove cominciare. Negli ultimi anni sono nati davvero moltissimi locali originali dove mangiare low cost. Un esempio è Poormanger, un locale che punta tutto su un unico ingrediente cioè la patata, si mangia davvero bene a prezzi contenuti. La Gofreria Piemonteisa è il luogo ideale dove assaggiare i gofri, le miasse e le miacce, ovvero il tipico street food piemontese. Se si vuole puntare su una piola consiglio Cianci, che propone specialità piemontesi in una delle piazze più belle della città, in Largo IV Marzo. Due locali che hanno sicuramente un occhio di riguardo all’ambiente sono Soup&go, che si trova in zona Quadrilatero, e la Locanda leggera in zona Vanchiglia. E chi vuole fare un buon aperitivo può provare lo Scapàdacà, parola che in dialetto piemontese significa “scappato di casa”, e forse non è un caso che si trovi proprio in zona università: si mangia tanto a prezzi contenuti. Consiglio anche un aperitivo all’Imbarchino, storico locale che si affaccia sul fiume e si trova nel cuore del parco del Valentino, ottimo in primavera e soprattutto in estate.

    L'affolato mercatino delle pulci del Gran Balôn

  8. Torino ha tantissimo da offrire: secondo te quanti giorni ci vogliono per visitarla? E c'è qualche gita fuoriporta che consiglieresti ai nostri lettori?

    Secondo me in una settimana è possibile visitarla abbastanza bene e viverla appieno, riuscendo a visitare i principali musei che ha da offrire e girare per le strade della città, provando la cucina tipica e sedendosi ai tavolini di uno dei caffè storici. Il bello di Torino è perdersi tra i vicoli e le strade di certi quartieri e certe zone, si possono scoprire angoli davvero inaspettati. Una gita fuori porta che consiglierei è sicuramente un giro in macchina nelle Langhe alla scoperta della natura che il Piemonte ha da offrire. Ma non ci sono solo le Langhe ovviamente. Un luogo bellissimo da visitare è la Sacra di San Michele in Val di Susa, e consiglio anche un giro nel Distretto dei Laghi, che comprende il Lago Maggiore, il Lago d'Orta, il Lago di Mergozzo, Monti e Valli d'Ossola.

  9. Come reputi la situazione degli ostelli in Italia? Trovi ci siano differenze rispetto agli ostelli in Europa, o più in generale nel mondo?

    Trovo che ci siano differenze soprattutto nel viaggiatore. Il viaggiatore italiano è molto diverso dagli altri, forse perché non è ancora molto abituato a un certo tipo di pernottamento, cioè in camerate e con bagni in comune. Noi abbiamo cercato di creare un ambiente che fosse un ostello di design piccolo e confortevole, dove tutti si trovassero a proprio agio, a prescindere dalle proprie abitudini da viaggiatori.

    I bancali diventano schienali per il letto

  10. Quali sono i progetti futuri dell'ostello? Avete in mente qualche idea speciale per migliorare la vostra attività?

    Sicuramente l’idea è quella di espanderci per rendere l’ambiente ancora più confortevole. Inoltre vorremmo sviluppare un progetto legato al design ecosostenibile, trasformando, dando nuova vita e rendendo riutilizzabile ciò che viene gettato via dai nostri ospiti, ma non solo da loro. L’ostello diventerebbe lo showroom dove esporre e vendere gli oggetti di eco design che verranno creati. È ovviamente un progetto ancora in embrione, ma ci stiamo lavorando e speriamo di poterlo realizzare al più presto.

Ringraziamo Giorgia per la sua gentilezza e se dopo la sua intervista ti è venuta voglia di conoscere meglio il Bamboo Eco Hostel, magari facendo un salto a Torino per provarlo di persona, prenota il tuo soggiorno tramite il form che trovi qui sotto e poi facci sapere come ti sei trovato! ;)

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