Come aprire un Ostello in 5 mosse (e avere successo)

02/04/2009

Vuoi aprire un ostello e non sai da dove cominciare? Con 16 anni di esperienza alle spalle, Hostelsclub sa il fatto suo in quanto a ostelli!

Molti vogliono aprire un ostello della gioventù, per alcune persone è quasi un sogno potersi un giorno ritirare da tutto e gestire in pace un piccolo ostello, con un continuo viavai di backpackers e turisti da tutto il mondo, e un'atmosfera amichevole e familiare.

Il problema è che molto spesso aprire un ostello sembra più un sogno che una realtà!

Volete aprire un ostello e non sapete come fare? Avete paura di perdervi tra un mare di carte e rimanere incastrati in fastidiosi cavilli burocratici? Non avete idea di come dare il via alla vostra nuova attività?

Non vi preoccupate: oggi vi accompagniamo per mano attraverso i cinque step fondamentali per aprire un ostello di successo!

1. Dove aprire il tuo primo ostello?

Sia che abbiate già in mente un luogo per aprire l'ostello dei vostri sogni, sia che il vostro desiderio sia ancora vago, ecco alcuni suggerimenti sulla posizione:

1. Date la precedenza a città grandi e paesi medio-piccoli: in questo caso eviterete la feroce concorrenza delle metropoli (pensate all'affollamento di ostelli a milano!) e magari sarà proprio il vostro ostello ad attrarre visitatori in destinazione poco conosciute!

ostello Bello Assisi BevagnaL'ultimo arrivato in casa Ostello Bello si trova a Bevagna, un borgo medievale nella campagna dell'Umbria

2. Tuttavia, evitate le città piccole che hanno già 1 o 2 ostelli: spesso i pur pochi ostelli presenti bastano a soddisfare la domanda (ma ovviamente considerate le città piccole senza strutture per i giovani viaggiatori!).

3. Se scegliete una grande città, trovate ciò che vi differenzia dagli altri: essere l'ennesimo, anonimo ostello a Barcellona vi costringerà a dividervi i ricavati con gli altri 200 in città, mentre pianificare l'apertura di un bar o la costruzione di una terrazza panoramica vi renderà unici e inimitabili!

Terrazza dell'Urbany hostel a BarcellonaL'enorme terrazza con vista panoramica di Barcellona all'Urbany Hostel

Ovviamente, il luogo in cui aprirete l'ostello influisce non poco su tutto il processo, addirittura sulla costruzione: la normativa che regola la materia infatti varia da regione a regione, e alcune regioni al momento non prevedono nemmeno il concetto di “ostello” nel loro ordinamento, e dovrete cercare qualche altra denominazione per la struttura, per non dover rispettare gli stessi vincoli imposti agli alberghi. La legislazione include importanti regole, ad esempio, sulla cubatura, sul numero dei bagni, sulla somministrazione degli alimenti...

Ecco la legge quadro sul turismo, in cui si inserisce la legislazione regionale sugli ostelli: legge 135/2001 e un esempio di legislazioni regionali, ovvero quello della lombardia. Attenzione anche al nome “Ostello”: un ostello in Italia può essere gestito solo da un'associazione non profit, o da enti morali senza fini di lucro; in caso contrario, è necessario cambiare la denominazione.

Jolly hostel a MoscaIl Jolly Hostel è uno dei tanti ostelli nati a Mosca negli ultimi anni, meta turistica in estrema crescita!

Individuata la località, studiatene bene le caratteristiche, analizzate le altre strutture presenti sul territorio, le possibilità di sviluppo turistico, specialmente per il turismo giovanile.

Verificate soprattutto come la città è servita dai trasporti: la vicinanza a un aeroporto può essere utile, ma anche un'efficiente rete di servizi pubblici sarà essenziale per i vostri ospiti.

2. Aprire un Ostello: cosa fare

E' ora di passare all'azione: informatevi, fate richieste, siate instancabili! Spesso le amministrazioni locali vedono di buon occhio la costruzione di un ostello, e potrebbero darvi una mano o guidarvi nei meandri della burocrazia. Potrebbero anche indicarvi uno stabile in disuso facilmente riadattabile a ostello, o suggerirvi un logo dove costruirne uno nuovo.

A questo punto, dopo aver attentamente valutato i flussi turistici della zona e la vostra capacità di attrarre visitatori, dovete decidere la dimensione dell'ostello, ed eventualmente il periodo di apertura.

A&O ostello camera privataCome tutta la catena A&O, l'ostello Berlin Mitte ha ben 40 camere private e 40 dormitori!

Redigete quindi il business plan dell'Ostello, per almeno 3 o 4 anni, e il piano finanziario: cercate di capire se è conveniente aprire l'ostello, e se la sopravvivenza economica è possibile. Se, come noi vi auguriamo, il risultato è soddisfacente, potrete passare alla fase esecutiva: richiesta dei permessi e delle autorizzazioni (con un occhio sempre attento alle legislazioni locali), progetti per la costruzione o la ristrutturazione dello stabile, organizzazione, finanziamenti.

3. Aprire un Ostello: la costruzione e lo staff

La fase di progettazione dell'ostello è cruciale: dovete infatti trovare un modo di offrire tutti i servizi che un viaggiatore richiede (e, credeteci, sono davvero tanti, quasi impossibile elencarli), a prezzo contenuto e con un'organizzazione facile e immediata, di cui possa incaricarsi uno staff piccolo ma fortemente motivato. Se non trovate staffers esperti, potrete scegliere di creare intorno a una sola figura di riferimento con esperienza nel settore uno staff affiatato e motivato di giovani, che conoscono la zona e sanno cosa significa viaggiare.

Staff dell'ostelloLo staff super giovane di uno dei tanti ostelli della catena Wombat's

Assegnate compiti precisi, ma richiedete sempre la massima flessibilità, per gestire un ostello occorre essere in grado di svolgere diversi compiti: check in, informazioni, assistenza, piccole riparazioni, soluzione problemi... Una parte molto importante dello staff sarà quella dedita alle pulizie: i commenti che leggiamo su HostelsCub.com ci dicono che gli ospiti possono anche tollerare stanze piccole o male arredate, ma non sorvolano su pulizia (specie nei bagni) e simpatia dello staff.

4. Aprire un Ostello: fatevi conoscere!

Ora che tutto è pronto, è essenziale farvi conoscere: fate promozione sia a livello locale (cercate di convincere qualche comune della zona a inserirvi nei volantini o nelle guide che spesso vengono usati nelle fiere o in altri eventi promozionali, cercate di farvi conoscere dagli uffici del turismo...) sia su internet.

Freehand Miami ostello a Miami con psicina

L'ostello Freehand Miami ha una piscina meravigliosa...e ne approfittano publicizzandola nel loro account Instagram @freehandhotels con più di 50mila followers!

Come? Ma è ovvio... aggiungendo il vostro ostello a HostelsClub.com (è semplicissimo: ecco il modulo di richiesta ), che garantisce visibilità e ottimo posizionamento sui principali motori di ricerca, e può aiutarvi anche a costruire il vostro sito. Richiedi informazioni sul nostro modello di business, sul servizio di sviluppo di siti internet mandandoci una mail.

Aprire un Ostello: il Gestore

Vi abbiamo detto come dovrebbero essere la posizione, la città, lo staff, l'edificio...e voi? Siete fatti per gestire un ostello?Ecco i requisiti che servono!

  • prima di tutto, una grande, enorme, sconfinata passione, che vi permetta di superare i momenti difficili che incontrerete all'inizio, sia nella fase burocratica che nei primi mesi di attività.
  • È essenziale aver viaggiato molto e conoscere gli ostelli, magari anche averci lavorato per un periodo.
  • Ovviamente la conoscenza di almeno 2 lingue oltre all'italiano è caldamente consigliata
  • Vi servirà anche qualche competenza tecnico-amministrativa, per rendervi conto in prima persona dell'andamento dell'ostello.
  • Infine, armatevi di tanta, tanta pazienza...sarà sicuramente ricompensata dal magnifico ambiente di giovani viaggiatori in cui vi troverete immersi!

Fateci sapere se questa guida “Come aprire un ostello” vi è stata utile, o se avete domande o curiosità!

E quando finalmente avrete aperto...non dimenticatevi di noi: aggiungete il vostro ostello a HostelsClub.com!

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