Sorridi, Sei in Spagna!

01/10/2008

Diario di Viaggio in Spagna

Eccoci immersi nel sole e nel divertimento della Spagna, grazie al racconto di Maria Elia Natali. E ci viene già nostalgia dell'Estate passata...Buona lettura!

-Cosa facciamo quest’anno?- E’ la domanda che ognuno si pone quando verso Maggio si comincia ad intravedere la fine delle lezioni, quando cominciano ad uscire le date degli esami di Giugno-Luglio, la maledetta sessione estiva in cui, grazie ad un mix di stanchezza e deconcentrazione, nella maggior parte dei casi ti riesce solo un 50% di quello che hai programmato, quando sì, ormai è tempo di prenotare se vuoi che il tuo budget non raggiunga delle quote stratosferiche che, nella tua vita da studente fuorisede in una città come Bologna, non puoi ancora assolutamente permetterti.

-Che facciamo dunque?- Irrompo io con le mie solite ansie organizzative. DarioD invece non se ne cura, con la calma ascetica di chi si è appena laureato e ha trovato lavoro, crede che tutto sia possibile.- Ci sono pur sempre i Last Minute!- Ma io non sono da Last Minute, sarà che già lo sono nella vita “normale” almeno per le vacanze, per quello che dovrebbe essere lo stato “ideale” delle cose, voglio che sia tutto perfetto, sarà che alla fine concludo -No!Oggi si prenota!- E così sia- risponde lui. E quindi prima Grecia, Mykonos, tour classico, ma no troppo costoso, poi Malta, macché neanche un volo.

…poi mi tornano in mente quei 300 euro persi quella volta della gita a Barcellona, quella volta che fatti più gravi mi trattennero a casa ed ecco che comincia ad aleggiare sopra di noi l’idea della Spagna…e i miei studi mi vengono in aiuto e Calatrava quest’anno l’abbiamo studiato bene e poi c’è anche la Formula1 e i lavori di rinnovamento e la canzone dei Decemberists che sul ritornello ti fa immaginare grandi cieli senza nuvole e la volontà di conoscere nelle viscere le città, le fughe, i sogni…e allora si Oh! Valencia! (che poi scopri su Google che ce ne sono tante nel mondo e sicuramente non si riferivano alla tua, di Valencia, i Decemberists). Però l’estate non è estate se non ti fai un po’ di mare e allora dove è che vai? A Valencia il mare c’è ma le foto su Flickr che guardi non ti convincono per niente allora pensi che a metà tra Valencia e Barcellona ci sono, sul mare, le Baleari, e che Ibiza è troppo incasinata per te e allora pensi a Palma de Mallorca come la città più bella del mondo. Prenoti: andata Forlì-Valencia, poi traghetto Valencia-Palma, Palma-Barcellona e ritorno Barcellona-Forlì, questa sì che è organizzazione! Arriva il 6 Agosto e si parte.

A Valencia, con DarioD nell’ostello Room Deluxe dalle camere a tema, non poteva che capitarci la stanza vintage: Russian Sector! Alle 23.15 decidiamo di andare in centro a mangiare ma tutta la movida che uno si aspetta dalla Spagna, a Valencia, almeno quella sera, non c’è. Però a Plaza de la Reina si affollano tutti i turisti , la maggior parte chiaramente gruppi in cerca di abbordi, supportati dall’ottima Agua de Valencia, un mix di succo d’arancia, cava e vodka abbastanza letale per due come noi stanchi dal viaggio e dallo stress dell’arrivo. Però già lo spagnolo…che lingua musicale…e poi quelle luci sulla cattedrale gotica ti commuovono un po’, seduto sul bar più vip del centro mentre sorseggi i tuoi 15 euro di brocca locale. Il secondo giorno abbiamo girato tutto il possibile: da Calatrava alla Ciudad Vieja passando per l’Orchateria di Santa Catarina, che, secondo i nostri confronti, è la migliore di Valencia. Dopo un pomeriggio per noi, la Malvarrosa ci offre una cena a base della nostra seconda paella valenciana scotta, ma il tipo del locale è italiano e ci parla di scelte di vita, fughe, viaggi, e allora cominci a pensare a quanto sia bello viaggiare e buona la paella, anche scotta. Il terzo giorno approfitti per visitare i musei di Calatrava, il parco acquatico e vivi con più calma, dato che la sera comunque c’è il traghetto. Arrivati al molo ci dicono che il ritardo è di 3 ore quindi torniamo sulla spiaggia abbastanza vicina, attraversando con i trolley parte della pista di Formula1 e mangiamo, per l’ultima volta, davvero un’ottima paella de marisco.

La notte in traghetto è abbastanza tormentata, dormire sulle sedie è difficile e il viaggio è comunque lungo…a Palma arriviamo alle 12 del giorno seguente. Chiesto ad un taxi di portarci all’Hostel Orsi, nessuno sa dove si trova e ci dicono che non è a Palma…allora io comincio a preoccuparmi: qualcosa nei miei piani organizzativi non ha funzionato ed ora dove siamo diretti? Fortunatamente l’altro tassista spiega al nostro che la famigerata via non è a Palma ma a Platja de Palma, a una 20ina di km da Palma. Arriviamo e lì per lì, sia perché ci aspettavamo di stare a Palma, sia perché non vediamo né spiaggia né altro, ci sembra di essere atterrati nel deserto…il tipo dell’ostello gentilissimo ci porta in camera, è pulita e carina ma lo stesso dal terrazzo vediamo solo case…quando scendiamo ci da la mappa del posto e ci indica la strada per la spiaggia e le fermate del bus per Palma…andiamo in avanscoperta e superate le prime due file di case scopriamo un lungomare bellissimo con mare e spiaggia affollata, locali su locali e turisti giovani di ogni provenienza, soprattutto tedeschi…si respira aria di divertimento puro, l’acqua del mare è caldissima, la spiaggia bella, bianca e piena di gente…le nostre impressioni iniziali erano state un po’ troppo affrettate…passiamo il pomeriggio al mare, la sera nei locali sulla spiaggia e stiamo benissimo. Il secondo giorno andiamo a Palma, 30 min di bus, un po’ lungo, ma di arrivare ne vale proprio la pena. La città è elegantissima, sembra quasi di stare nel set di un film. La cattedrale gotica è bellissima e dentro si riconosce la mano di Gaudi nella ristrutturazione. Tutto è bello e i ristoranti fanno delle tapas buonissime…la sera, in una piazzetta vicino al porto leggiamo “vendesi” in una casa sopra al locale dove beviamo un’ottima sangria e immaginiamo la nostra vita lì, in quella città in cui tempi, colori, profumi e gente, sembrano riacquistare un ritmo naturale. Il terzo giorno di nuovo mare e pomeriggio si riparte:traghetto per Barcellona, sta volta in orario.

Arriviamo in serata e cerchiamo di seguire le indicazioni per il Dream Hostel…la metropolitana ci mette un po’ ad arrivare al capolinea di Pep Ventura…io non dispero…arriviamo dopo 30 minuti…anche questa volta l’ostello sembrava in centro ma non lo era…e DarioD, l’ingegnere, ribadisce le sue ragioni scientifiche, secondo cui GoogleMap non sbagliava, quando diceva che la via era a Badalona e non a Barcellona, e comincia, davanti all’ingresso, in cui si vede disegnata una ragazza con un binocolo in mano, con le sue battute sarcastiche:- Barcellona da qui la vedi col binocolo! Dream Hostel perché te la sogni!- Io cerco di mantenere la calma…entrati dentro l’ambiente è di un’accoglienza unica: tutto mette di buon umore: colori, musica suoni, disegni alle pareti, gente che parla in qualsiasi lingua, book crossing, è davvero meraviglioso. Il tipo alla reception ci da la scheda per entrare in camera e parla inglese e spagnolo velocissimo, fatico a capirlo e mi viene voglia di studiare le lingue. La camera è bellissima anche sta volta, ipermoderna, pareti dipinte, profumo di nuovo, già sento che Barcellona mi piacerà. Usciamo subito e passiamo la sera a passeggiare lungo il Passeig de Gràcia, ad un certo punto mi spunta a sinistra Casa Batlò e rimango 20 minuti in contemplazione estatica, quasi commossa quando poco più avanti vedo casa Milà. Finalmente, Barcellona. Il giorno dopo il giro si fa serio ed intenso: programmiamo per ottimizzare ma DarioD non ne vuole sapere di prendere il bus scoperto: -Cose da turisti- e noi non le facciamo così a piedi ci giriamo Barrio Gotico, Ramblas, Raval e Passeig de Gràcia con visita a casa Battlò,il giorno seguente Park Guell, Montjuic e il padiglione di Van der Rohe, Sagrdada Familia,Barcelloneta e serata alla famosa Fianna, che ci ha indicato Alessandra, nel Born. L’ultimo giorno, ferragosto, lo passiamo alla festa di Gràcia, tra mille vie decorate, passeggiando un po’ per l’Eixample e finendo al Parc de la Ciutadella prima di riprendere le valige depositate alla stazione degli autobus da dove si riparte per Girona e, da lì, per Forlì.

Dopo un volo abbastanza tormentato, sulla strada per Bologna ci confrontiamo su quante cose abbiamo visto e quante ancora ce ne sono da vedere, sui possibili noi due nella casa sulla piazzetta a Palma, o in qualche casa modernista nel Born o a Gràcia, su quante parole di spagnolo abbiamo imparato, sulla sangria, la paella, le tapas, gli odori e pensiamo che sì, la Spagna è stata un’ottima scelta e ridiamo ricordando quella pubblicità che dice: -Sorridi, sei in Spagna!- e pensiamo a quando tornarci e pensiamo alle prossime mete.

-----------------------------------------------------

Diario di Viaggio scritto da Maria Elia Natali

Gli ultimi articoli

Le 8 città economiche più belle d'Europa

Le 8 città economiche più belle d'Europa

Se vuoi conoscere meglio il nostro vecchio continente ma sei a corto di soldi, questa guida sulle 8 città più economiche d'Europa ti sarà di gran aiuto! continua

La vita dopo il confinamento: preparati al viaggio migliore di sempre

La vita dopo il confinamento: preparati al viaggio migliore di sempre

Ti chiedi come sarà tornare a viaggiare dopo la quarantena? Anche noi! Abbiamo preparato un articolo per spiegarti perchè secondo noi viaggiare sarà ancora meglio di prima. continua

14 film per viaggiare da casa

14 film per viaggiare da casa

Scopri questi film sul viaggio e gira il mondo da casa tua! continua

#hostelsarelife, gli ostelli in Italia non si fermano!

#hostelsarelife, gli ostelli in Italia non si fermano!

Il peggior virus è la paura e #hostelsarelife è l'hashtag che abbiamo ideato per raccogliere testimonianze di vita vera che ci arrivano da chi lavora negli ostelli in Italia e da chi viaggia nel Belpaese senza farsi prendere dal panico. continua

Viaggio in Slovenia con lo zaino in spalla

Viaggio in Slovenia con lo zaino in spalla

Un itinerario che parte a Lubiana e arriva a Pirano, passando per Velika Planina, Bled e Postumia, alla scoperta della Slovenia più bella tra boschi, cascate, colline, castelli, villaggi tradizionali e molto altro! continua

3 mete da sogno per un viaggio di nozze incredibilmente low cost

3 mete da sogno per un viaggio di nozze incredibilmente low cost

La luna di miele che hai sempre sognato è possibile anche a ribasso: le 3 destinazioni più romantiche per un viaggio di nozze low cost continua

Leggi altri articoli >