Il Primo Interrail Non Si Scorda Mai

01/10/2008

Diario di Viaggio di un Inter Rail

Dopo un inter rail si accumulano così tanti ricordi indimenticabili e aneddoti curiosi che non poteva mancare un vincitore di Diario di Viaggio che si cimentasse nel racconto delle sue avventure tra un treno e l'altro. Godetevi il racconto di Bertone Biscaretti che gli è valso una notte gratis a Venezia!

Il treno che dalla Stazione Centrale di Milano corre verso Ovest, entrando in Francia per Ventimiglia, dove subito passato il confine accelera sfrecciando per tutta la Costa Azzurra verso la Spagna ed arrivato a Barcellona prosegue perdendosi per la penisola Iberica parte (o almeno partiva nell'estate del 2006) alle 7:00 del mattino; il corto passo dal freddo pavimento della stazione a quello della nostra carrozza segnò l'inizio del nostro primo Interrail.

Le uniche cose certe riguardo il futuro del nostro viaggio consistevano in una prenotazione di due giorni in un ostello di Bruxelles di li' a due settimane e degli amici che ci avrebbero aspettato a Barcellona dopo un'altra settimana. Per il resto avevamo il nostro biglietto interrail (del tipo vecchio, 16giorni di viaggi in treno nella zona Francia-Olanda-Belgio- Lussemburgo) e l'indirizzo di qualche campeggio vicino a Nizza per le prime notti e a Parigi dove contavamo di arrivare nel giro di tre o quattro giorni. La prima tappa fu dunque Nizza, Marco, Cisco ed io (questo era tutto l'equipaggio) decidemmo di fare subito un giro per la città e una prima spesa al supermercato pagata con la neo-fondata cassa comune e dirigerci verso sera a Biot, cittadina piu' piccola dove avremmo trovato il primo campeggio. Il giorno dopo visitammo Cannes e iniziammo a programmare il tragitto verso Parigi scoprendo con sconforto che un treno dalla Costa Azzurra ci sarebbe costato altri 30euro oltre a quelli già pagati per il biglietto Interrail a causa dell'obbligo di prenotazione su tutti i treni ad alta velocità...questo a meno di non utilizzare l'unico treno non TGV ancora impiegato su tutta la tratta, senza aria condizionata e che ci avrebbe portato nella capitale in circa undici ore di viaggio, contro le due o tre ore di ogni altro treno.

Senza alcuna esitazione dunque la mattina seguente (dopo aver passato la notte sulle spiagge di Cannes) ci spostammo a Marsiglia e montammo in carrozza pronti a questo lungo calvario di undici ore; ma fu con gran sollievo che circa a metà del tragitto ci sdraiammo sul pavimento della stazione di Clermont-Ferrand fumando una sigaretta rigeneratrice e facendo la conta per chi dovesse partire alla ricerca di un ostello o hotel nelle vicinanze. Avevamo deciso che non avevamo alcuna fretta, che era il nostro viaggio e a dettare i tempi saremmo stati noi, niente più marce forzate quindi (cosa relativamente vera..). Non essendoci luogo dove soggiornare a Clermont prendemmo un piccolo treno per Vichy e camminammo verso la periferia fino a trovare uno spiazzo di prato abbastanza riparato dove stendere i sacchi a pelo e riposare prima di riprendere il viaggio verso Parigi la mattina dopo.

Nella città della torre di ferro e del 'Le Chat Noir' soggiornammo per quattro splendide giornate, giocando a calcio sotto la Tour Eiffel, ammirando il tramonto, conversando con la colorita popolazione estiva di Montmartre e banchettando a baguettes e cammembert (uno degli articoli meno costosi di ogni supermercato francese) sulle rive della Senna. La partenza non fu poi così triste però perché dalla capitale francese ci dirigemmo subito verso Amsterdam, e lì ci fu da divertirsi..come già a Parigi dormimmo in campeggio in compagnia dei personaggi più strani (come due americani di Las Vegas che ci prepararono una stupenda accoglienza, al di là di ogni nostra immaginazione..sapevamo che in Olanda ci si diverte..ma non immaginavamo si potesse arrivare a questo punto) e nei tre giorni passati là trovammo il tempo di visitare anche Leiden e Utrecht. Da Amsterdam ci spostammo verso il confine con il Belgio e dopo una notte passata accampati fra i campi partimmo per Bruxelles. Mai sono stato così felice di arrivare in un ostello!!! Un letto morbido, una doccia con acqua calda e una ricca colazione in compagnia di altri viaggiatori come noi era tutto ciò che potevamo desiderare in quel momento!

Dopo pochi giorni in Belgio tornammo in Francia questa volta per visitare St. Malò in Normandia, e ovviamente Mont Saint Michel, e dal nord del paese affrontammo una lunga giornata in treno per arrivare verso sera a Perpignan, sul confine con la Spagna, e passare la nostra ultima notte all'aperto, questa volta fra le rocce sul mare, prima di coronare la nostra avventura Interrail con una pazza settimana a Barcellona in compagnia dei nostri compagni di classe (avevamo 16 anni). In 16 giorni la spesa giornaliera totale è stata di 13 euro a testa, e abbiamo imparato cosa vuol dire viaggiare..

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Diario di Viaggio scritto da Bertone Biscaretti

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