Lubiana

30/03/2007

Alla scoperta dei tesori di Lubiana e della Slovenia

La giovane repubblica slovena ha il suo centro turistico e politico nella capitale, Lubiana. La città è attraversata dal fiume Ljubljanica, da cui prende il nome, ed è una capitale giovane e dinamica. Passeggiando per le sue strade si può vedere chiaramente come questo paese sia stato per lungo tempo sotto il governo dell’impero austriaco, poiché le case, le strade e le chiese ricordano in tutto quella che era la Mitteleuropa. Questo aspetto è forse ancor più accentuato poiché un devastante terremoto distrusse gran parte della città alla fine dell’Ottocento. Di fronte alla necessità di ricostruire Lubiana vennero mandati da Vienna importanti architetti, che ricostruirono la città in stile secessione affiancandolo al barocco delle chiese cittadine.

Oggi Lubiana ha circa 270.000 abitanti ed è una città che si sviluppa lungo le anse del fiume, circondata dalle colline dove i suoi abitanti amano passeggiare nei fine settimana. Fortunatamente il suo sviluppo economico non l’ha resa una città caotica ed è possibile passeggiare lungo le pendici del colle che porta al castello, nel centro della città, con la sensazione di essere in aperta campagna. Si dice che Lubiana è abbastanza grande da avere tutte le comodità di una capitale europea, ma abbastanza piccola da non aver perso la propria personalità.

Il suo simbolo è il drago, riprodotto in quattro grandi esemplari in uno dei ponti che uniscono le sponde della Ljubljanica, il ponte dei Draghi, in sloveno Zmasjski Most. Secondo la leggenda per fondare la città Giasone, che si era perso risalendo il Danubio ed i suoi affluenti, dovette uccidere il drago che qui viveva, ma che è rimasto come simbolo di Lubiana. Se la leggenda fa risalire la fondazione della città alla mitologia greca, la realtà testimonia però la sua origine romana. Il suo nome era Aemona ed aveva scopo difensivo contro le popolazioni dell’Europa dell’est. Oggi lungo il corso del fiume sono sempre più frequenti i ritrovamenti di oggetti di vita quotidiana nel periodo romano mescolati ad ogni tipo di armi. In città si possono ancora vedere parte delle mura romane verso sud-ovest e, nel vicino giardino Jakopic, i reperti di due ville dello stesso periodo.

La città si sviluppa alle pendici del colle dove si trova la fortezza di età medievale, Ljubljanski Grad. In realtà le sue origini risalgono a tempi ben più antichi, ma non resta quasi nulla a testimoniarlo. Nei secoli la fortezza è stata palazzo governativo e prigione. Oggi, dopo lunghi restauri, il castello è ora quasi interamente visitabile e, dalla torre belvedere, si gode una vista che domina la città da ogni lato. Durante l’estate la corte del castello è sede di spettacoli e concerti che attirano moltissimi visitatori.

La piazza principale della città è dedicata al poeta nazionale Preseren, autore delle parole dell’inno nazionale sloveno. La sua statua è rivolta verso quella che era la casa della sua innamorata, rappresentata al balcone, dall’altra parte della piazza. Sulla piazza stessa di forma circolare si affaccia la chiesa seicentesca dei francescani, le cui mura di un rosa intenso danno una nota di colore all’intera piazza. Dalla parte opposta della piazza si attraversa il fiume su uno dei tre ponti affiancati l’uno all’altro, il famoso Tromostovje. E’ una delle opere architettoniche di Jože Plečnik che curò gran parte della sistemazione della città nei primi anni del Novecento. Portano la sua firma anche la Biblioteca nazionale ed Universitaria ed il colonnato del vicino marcato.

Il triplice ponte immette nella città vecchia, che si sviluppa ai piedi del colle del castello. Proseguendo verso destra si trova la piazza del mercato,Vodnikov Trg, il cui nome è dedicato al poeta Valentin Vodnik, lì rappresentato in una statua in bronzo. La piazza venne creata dopo il terremoto del 1895 e si trova nel luogo in cui sorgeva un monastero. Durante i giorni di mercato l’intera piazza si riempie dei colori delle bancherelle e delle chiacchiere della gente che qui viene a fare compere, ma anche a passeggiare. Un lato della piazza costeggia il fiume e qui Plečnik fece costruire un colonnato monumentale dove sono tutt’ora sistemati negozi, bar e piccoli negozi di souvenir. A poca distanza dalla piazza del mercato si trova il duomo di Lubiana, Stolinica, dedicato a san Nicola, protettore dei barcaioli. I suoi campanili gemelli svettano sulle costruzioni circostanti e sono forse il più famoso monumento della città. La costruzione è stata progettata dall’italiano Andrea Pozzo, ma la cupola che sormonta la chiesa è un’aggiunta successiva dello sloveno Gregor Macek. A poco distanza si trovano inoltre il seminario ed il palazzo vescovile.

Proseguendo lungo la via principale partendo da Mestni Trg, la Piazza Civica, in direzione del triplice ponte, si può piacevolmente passeggiare o fermarsi in uno dei tanti locali (di ogni genere e per tutti i gusti). Questa zona è particolarmente vivace e frequentata dai giovani, anche per la vicinanza con l’università. A testimonianza del passato legato all’Austria non ci sono solamente le architetture delle case di questa zona, in stile barocco, ma anche stili di vita, come l’abitudine a frequentare le pasticcerie che si possono trovare un po’ ovunque e in cui fermarsi per assaporare le prelibatezze locali. Su questa via si affacciano alcuni importanti edifici: il municipio barocco della città, Rotovz, davanti al quale si trova una fontana raffigurante i tre fiumi della Carniola: Sava, Krka e Ljubljanica. Lungo questa via si trova un sentiero che conduce al castello passando attraverso il grande parco alle pendici del colle. Si tratta di una passeggiata fatta costruire nel corso del dell’Ottocento quando venne dedicata un’attenzione tutta particolare alla sistemazione della città.

Parallela a questa via, ma ad un livello più basso sul lungofiume, si trova Cankarjevo nabr, una via molto popolare. Questa strada, che costeggia il corso della Ljubljanica, è una delle più caratteristiche della città ed è un susseguirsi continuo di locali e club che creano un’atmosfera vivace e movimentata. Tutta la parte centrale della città è chiusa al traffico e questo la rende molto frequentata dai cittadini e dai turisti. Sempre sul lungofiume si svolge ogni domenica il mercatino dell’antiquariato che attira migliaia di curiosi ed appassionati.

Attraversando di nuovo il fiume dal ponte dei Calzolai si ritorna nella parte più nuova della città, che si è sviluppata soprattutto nel corso del Settecento. Ne sono testimonianza la sede dell’Università, l’Accademia slovena delle Scienze e delle Arti e numerosi palazzi signorili. In questa zona si concentrano il teatro dell’opera, il Museo d’Arte Moderna, la Galleria Nazionale e, immancabile, la zona dello shopping. C’è una curiosità che vale la pena di essere menzionata e riguarda il Neboticnik, il grattacielo. E’ un edificio di modesta altezza per la verità, costruito nel 1933. Al tempo però stabilì un piccolo record, quello dell’edificio più alto dell’Europa centrale. Oggi, confrontato con le altezze vertiginose cui siamo abituati, il suo nome fa quasi sorridere, ma è un buon metro per stabilire lo sviluppo di Lubiana in quegli anni.

Il parco più antico della città si sviluppa attorno al castello di Tivoli, nella zona pianeggiante di Lubiana. Il castello era la residenza del maresciallo Radetzky, che fece sistemare il parco creando viali alberati e passeggiate tra le aiuole. A metà dell’Ottocento il parco venne tagliato a metà per far passare la ferrovia, causando non poco danno alla sua tranquillità e bellezza. L’altra faccia di questa medaglia è però positiva, non solo per il nuovo collegamento garantito alla città, ma anche perché chi arriva in treno a Lubiana lo fa attraversando questo splendido parco. Il castello oggi è sede di una galleria d’arte molto attiva nel promuovere i giovani talenti e, soprattutto d’estate, le opere vengono esposte anche nel parco. Sempre nel parco si trovano zone dedicate ai bambini, un cinema all’aperto sul retro del castello, uno stagno ed un centro di giardinaggio.

Lubiana non è la sola città che vale un visita in Slovenia, poiché il territorio di questo piccolo paese, indipendente dal 1991, è costellato di piccole e medie città che hanno conservato un fascino dovuto in parte al lungo isolamento rispetto al resto dell’Europa. Un centro turistico famoso è Bled, nella parte occidentale della Slovenia. Si trova nei pressi di un lago rimasto incontaminato ed attira ogni estate migliaia di turisti. Al centro del lago c’è una piccolissima isola, sulla quale sorgono solamente una chiesetta ed alcuni impianti termali. La città è circondata dalle colline al limitare delle Alpi Giulie e, su uno di questi colli, si trova la rocca dove nel passato risiedeva il potere politico della zona.

Nella parte più orientale del paese, nella Stiria slovena, si trova invece Maribor, la seconda città del paese per grandezza. Nel passato la città è stata abitata per lungo tempo da popolazioni di origine tedesca e, data la vicinanza con il confine austriaco, ha avuto numerosi vantaggi per lo sviluppo economico. Maribor è attraversata dalla Drava, affluente del Danubio, ed ospita proprio nei quartieri lungo il fiume il celebre Festival Lent. Questa manifestazione si svolge tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, quando il clima favorisce le manifestazioni all’aperto. Centinaia di concerti di ogni genere musicale animano la città ed attirano ogni anno sempre più visitatori. D’inverno invece la città offre ai più sportivi delle piste da sci di ottimo livello, utilizzate anche per gare internazionali. Per gli amanti del buon vino una visita a Maribor vale la pena per la qualità del suo vino, coltivato nelle colline che circondano la città. Sono moltissime le cantine dove degustare i vini sloveni ed assaporare le specialità culinarie rigorosamente locali.

Se state perciò pensando ad un viaggio la Slovenia è un paese ancora da scoprire, senza essere troppo lontano dall’Italia. Dal 2007 è inoltre entrato a far parte dei paesi europei che usano l’euro e questo ha reso ancora più semplice viaggiare al suo interno!

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